Diario Viola Fiorentina

La Fiorentina ancora in Europa

(Nella foto, Moise Kean fonte Instagram Fiorentina)

Nell’ultimo turno del campionato i viola sono di scena al Bluenergy Stadium di Udine, contro la squadra friulana, una gara determinante per cercare di chiudere al meglio la stagione, per poter sperare di disputare una competizione europea.

Dopo la contestazione di una esigua parte del tifo organizzato, dopo la vittoria contro il Bologna tra le mura del Franchi, al seguito della squadra circa 500 supporter.

Il tecnico viola mette in campo la migliore formazione, il modulo del 3-5-2, De Gea tra i pali, Comuzzo, Marì, Ranieri, Dodo, Mandragora, Richardson, Fagioli, Gosens, Beltran, Kean.

Parte subito in avanti la squadra gigliata, con un lancio di De Gea su Kean, l’attaccante manda il pallone in rete, ma il goal annullato per fuorigioco.

Le squadre sono lunghe, con molto spazio per le ripartenze, maggiore possesso palla degli ospiti, con i friulani pericolosi in contropiede.

Nella fase intermedia diversa confusione da una parte e dall’altra.

Al 24esimo cross di Gosens per Kean, intercetta il difensore Kabasele, che evita una possibile azione da rete.

Da un goal quasi fatto, alla rete subita un minuto dopo, un rimpallo in area, palla che arriva a Lucca che con un destro, porta in vantaggio i padroni di casa.

Al 38esimo fallo di Bijol su Pablo Marì, per doppia ammonizione espulsione del giocatore bianconero, con l’Udinese costretta in inferiorità numerica per la restante parte della gara.

Al 43esimo passaggio di Mandragora e tiro di Kean che si ferma sul palo, ma con possibile fuorigioco. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo.

Nella ripresa, dopo un minuto arriva il pari dei viola, dal limite dell’area Fagioli dopo tre tiri consecutivi, i primi due ribattuti dalla difesa, di sinistro gonfia la rete.

Nicolò Fagioli, fonte Instagram Fiorentina

La Fiorentina continua a pressare, al  56esimo ribalta il risultato con il raddoppio di Comuzzo, pregevole tacco del classe 2005.

Pietro Comuzzo, fonte Instagram Fiorentina

La gara prosegue con diversi capovolgimenti di fronte, al 60esimo, da corner una serie di rimpalli sotto porta, con tiro di Kabasele, che spinge il pallone in rete, e riporta in pari il risultato.

I viola ci provano con diverse azioni, i friulani chiudono gli spazi. Al 70esimo primo cambio tra i gigliati, esce Richardson per Gudmudsson. L’islandese neo entrato, davanti la porta, costringe il portiere Okoye alla parata.

Al 79esimo seconda sostituzione Pongracic in campo al posto di Comuzzo. All’83esimo Kean dopo diversi tentativi, dalla distanza con una leggera deviazione di Zamura, gonfia la rete per il nuovo vantaggio, 3 a 2 per gli ospiti.

Altra sostituzione l’ingresso di Ndour, al posto di Beltran. Nei 4 minuti di recupero, i viola controllano senza problemi, il triplice fischio chiude la sfida.

Una vittoria fondamentale, che certifica, anche a causa della conseguente sconfitta della Lazio (pari punti in classifica, con la Fiorentina in vantaggio negli scontri diretti, due vittorie a favore dei viola), la quarta partecipazione consecutiva alla Conference League.

Sulla prestazione qualche distrazione della difesa sulla seconda rete, De Gea mai impegnato, incolpevole sulle reti.

Sulle fasce Dodo spinge dal suo lato portando in avanti la squadra, Gosens dalla sinistra, meno in evidenza delle precedenti gare, decisivo partecipa nell’azione che porta la rete di Kean.

A centrocampo ancora una buona prova di Mandragora, alla sua migliore stagione in viola, il centrocampista si meriterebbe anche la Nazionale.

Il compagno di reparto Richardson, prosegue nella sua costante crescita, ottimo l’assist per Comuzzo, per la seconda rete.

I realizzatori del successo sul podio, un protagonista, Pietro Comuzzo, che realizza la seconda rete con un gesto tecnico straordinario, arrivato in prima squadra dalla Primavera, corteggiato dalle grandi squadre, uno dei migliori della gara, festeggia il suo prolungamento di contratto di pochi giorni fa, con il primo goal nella massima serie.

Ottima prova di Nicolò Fagioli ,che detta ritmo e tempi con splendide giocate, grande doti di qualità, grinta e carattere nel cercare la rete, che porta al pari e una maggiore spinta alla squadra. La prima rete in campionato, seconda, dopo quella in Conference, proprio la qualificazione alla competizione europea, porta al riscatto obbligatorio dell’ex juventino, che con 13,5  milioni di euro, sarà interamente della Fiorentina.

Il mach winner della giornata, l’incredibile Moise Kean, un trascinatore, leader della squadra, decisivo anche nell’ultima gara, e non poteva essere altrimenti, aggettivi esauriti per descrivere un attaccante che chiude la stagione con 19 reti in campionato, 25 stagionali, il bomber che a suon di reti, ha dato entusiasmo ed emozioni con vittorie importanti.

Un plauso dovuto e sentito al tecnico Raffaele Palladino, spesso sul banco degli imputati con critiche eccessive, senza giustificare qualche errore di inesperienza, dovuti al suo primo anno su una panchina importante.

Le continue polemiche nei suoi confronti, non hanno considerato le diverse situazioni sfavorevoli vissute (evitiamo di fare il lungo elenco), assenze di titolari in momenti decisivi, infortuni a ripetizione, aver recuperato giocatori considerati esuberi da altre squadre, la totale fiducia al gruppo, che si è sempre mostrato dalla parte dell’allenatore.

La rivincita del tecnico sta nei numeri a suo favore, 62 punti guadagnati, sesto posto in classifica (negli anni passati era Europa League), migliore posizione dagli ultimi dieci anni, otto vittorie consecutive conquistate, vittorie con tutte le big, tranne il Napoli arrivato primo, il ritorno in Europa, non scontato e prevedibile.

Cala il sipario sulla stagione viola, un lungo periodo vissuto tra entusiasmo e difficoltà, delusioni ed amarezze, speranze e illusioni, un vortice che rappresenta la metafora della vita, in attesa di riprendere il cammino per la prossima destinazione, con maggiore forza e determinazione, tenendo presente gli errori da evitare, per migliorare e progredire.

Dopo la rivoluzione della passata estate, la Fiorentina partendo dalla base di giocatori attuali, potrà costruire una squadra competitiva su diversi fronti, per dare continuità al percorso iniziato, alzare lo step per collocarsi tra le big, iniziare un ciclo vincente, vincere un trofeo.

Autore

Patrizia Iannicelli

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