(Nella foto Moise Kean ed Yacine Adli festeggiano il vantaggio, fonte Instagram Fiorentina)
Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, torna il campionato con la tredicesima giornata.
Il tecnico Palladino, dopo il filotto di successi con l’ultima gara contro il Verona in casa, premia i ragazzi con una settimana di riposo, ma tutti disponibili al rientro, resta fermo per precauzione il solo Gudmundsson.
La sfida tra le due squadre torna dopo decenni, l’ultima in campionato giocata nella stagione 1988/89 (Firenze 3 a 1 per i viola, a Como 3 a 2 per i lariani), mentre l’ultima ufficiale è della Coppa Italia di oltre vent’anni, vinta per 3 a 0 dai viola.
La tifoseria gigliata torna quindi allo stadio G. Senigaglia dopo tantissimi anni, ma con diverse difficoltà, sia logistiche che per il numero esiguo di tagliandi del settore ospiti.
I 700 messi a disposizione esauriti in poche ore, alcune centinaia costretti in altri settori, con un totale di circa un migliaio di supporter, al seguito della squadra viola.
Si parte con la migliore formazione, il modulo del 4-2-3-1, De Gea tra i pali, Dodo, Comuzzo, Ranieri, Gosens, Cataldi (riprende il suo posto dopo lo stop per infortunio), Adli, Colpani, Beltran trequartista, Bove esterno, Kean in attacco. In campo con la terza maglia rossa.
Gli ospiti iniziano con un buon possesso palla, i padroni di casa cercano di chiudere gli spazi per colpire in contropiede, il ritmo nei primi minuti blando.
All’11esimo un fallo di Nico Paz su Adli costringe i sanitari viola alle cure per il francese a bordo campo, per fortuna il centrocampista riprende il suo posto senza conseguenze.
Il Como si affaccia verso la porta difesa da De Gea, il portiere spagnolo blocca senza problemi. Subito dopo la difesa gigliata non si intende con l’estremo difensore, con il passaggio di De Gea che agevola gli avversari che non sfruttano l’occasione.
Dalla paura dello svantaggio alla gioia della rete, che porta avanti i viola al 19esimo, pallone che arriva dalla sinistra, sponda di Beltran e botta incredibile da fuori area di Adli, che sorprende il portiere Audero, che non riesce a bloccare il forte tiro.
La gara entra nel vivo con diverse occasioni da una parte e l’altra, i lariani cercano di riportare il risultato in parità, doppia chance nel finale per Kean, la prima volta bloccato, la seconda fuori dallo specchio della porta.
Nei due minuti di recupero l’ex viola Cutrone nelle fila del Como, su assist di Nico Paz non trova lo specchio.
Nella ripresa i padroni di casa provano a spinger e aggressivi si portano nell’area avversaria, la difesa viola non si fa sorprendere.
Al 55esimo primo cambio esce Cataldi per Sottil. Al 60esimo provvidenziale De Gea con una doppia parata, il colosso viola si oppone con forza e subisce anche un intervento falloso.
Al 66esimo altra doppia sostituzione, fuori Beltran e Colpani per Ikoné e Quarta, si passa ad un 3-4-2-1.
Al 68esimo arriva il raddoppio con un assist perfetto di Sottil per Kean che di sinistro gonfia la rete.
La gara prosegue senza grandi sussulti, il Como continua a pressare senza trovare il tocco vincente, i viola controllano e provano in contropiede.
All’81esimo ultimo doppio cambio, fuori Dodo e Ranieri per Pongracic (l’ex Lecce rientra dopo un lungo periodo fermo per infortunio), e Kayode.
Nel finale su cross di Gosens tiro di Kean bloccato dal portiere, Verdi dalla distanza ma De Gea para con disinvoltura. I viola rispondono con un tiro di Sottil parato dal portiere Audero, un cross di Kayode non viene sfruttato da Ikonè che manda il pallone sul portiere.
Nei cinque minuti di recupero, inutile intervento di Dossena che colpisce Adli nel viso, e come conseguenza rimedia il cartellino rosso per l’espulsione.
Il triplice fischio il tripudio della squadra in campo, che come al solito, si porta sotto il settore ospiti per cantare e ballare con la tifoseria.
Prosegue il momento magico della squadra viola, ormai non più una sorpresa ma una certezza, per prestazioni e ottimi risultati.
Un gruppo solido, concreto, che cresce di gara in gara, dove ogni singolo a prescindere dal ruolo difende e attacca, ma soprattutto gioca da squadra, con la mentalità vincente, di raggiungere lo stesso obiettivo comune.
Una prestazione encomiabile per tutti i reparti, in quanto come altri casi, con avversari alla ricerca di punti, di tecnica inferiore, risultano ostici da affrontare.
La difesa un muro imperforabile, sale in cattedra ancora una volta il portiere De Gea, stratosferico, il migliore della difesa, che contribuisce al successo finale, una sicurezza per i compagni, il quartetto difensivo un muro, si conferma compatto, la terza difesa del campionato, la sesta trasferta senza subire goal, una delle cause del successo.
Buona la prova di Sottil ormai altro giocatore ritrovato, che subentrato dalla panchina offre l’assist a Kean, e Beltran (elogiato a fine gara dal tecnico, ndr), che inserito nell’attacco, si nota a tutto campo, perfetto la sponda per il bolide della rete di Adli.
Sul podio gli autori delle reti, non sono per le realizzazioni, il francese Yacine Adli, un perno del centrocampo, preciso nei passaggi, smista e controlla la mediana, al suo terzo goal di stagione, il secondo in campionato.
Sugli onori di cronaca l’attaccante Moise Kean, arrivato a Firenze tra dubbi e perplessità, l’enfant prodige incompiuto, con la fiducia del tecnico e dell’ambiente, a suon di reti con doti tecniche da talento, ha conquistato il popolo viola che lo ha eletto a beniamino. I numeri del reparto offensivo sono eloquenti, 27 reti in campionato, 39 totali, 12 complessivi del solo attaccante Moise Kean, di cui 9 in campionato.
Una gara vinta anche dal tecnico Raffaele Palladino in panchina, un condottiero che difende ed elogia al tempo stesso, che soddisfatto e felice non si lascia travolgere da facili entusiasmi, nel calcio tutto può cambiare repentinamente, ma continua il lavoro sui singoli per migliorare i ruoli e le doti tecniche, con la capacità di leggere e cambiare in corso la gara, valutando gli avversari che affronta.
Un unione di intenti dove ognuno dei componenti, società, staff tecnico, squadra, tifosi, con il proprio contributo sta creando una perfetta alchimia per poter competere per qualsiasi traguardo.
La Fiorentina prosegue il ruolino di marcia con la settima vittoria consecutiva, non scontata, insperata, entusiasmante, straordinaria, che la colloca seconda ad un punto dalla capolista, da festeggiare per continuare a sognare in grande.
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