Fiorentina

Tre punti per la rincorsa europea

(Nella foto, la squadra esulta dopo la rete, di Andrea Martini)

Una settimana complicata e difficile per la Fiorentina, coinvolta sua malgrado in una serie di episodi sfavorevoli, dal rinvio causa scomparsa del Pontefice, con tre giorni di permanenza nel capoluogo sardo, all’assenza di Kean per motivi personali, al forfait dell’ultima ora del terzino destro Dodo, per l’operazione di appendicite.

Dopo questi giorni caotici e di preoccupazione per le assenze di giocatori titolari, si torna in campo nel 34esimo turno, alle 15.00 di domenica al Franchi, con il cosiddetto derby toscano, per la distanza relativa tra il capoluogo e la cittadina empolese.

Una sfida da sempre ostica, con la rivalità delle tifoserie, con gli avversari in cerca di punti salvezza, relegati nella parte bassa della classifica.

La giornata tiepida, sugli spalti 20.547 spettatori, in tribuna il patron Commisso con la consorte, per l’ultima gara dal vivo, prima del rientro in America, presenti anche i dirigenti.

l tecnico campano Raffaele Palladino costretto a soluzioni alternative, in assenza di una punta di riserva e dell’esterno destro, due ruoli fondamentali, sostituiti con giocatori adattati per l’ennesima emergenza.

Il modulo resta del 3-5-2, De Gea, Pongracic, Marì, Ranieri, Folorunsho, Mandragora, Cataldi, Adli, Gosens, Gudmundsson, Beltran.

Prima del fischio d’inizio un minuto di silenzio, come in tutti campi del fine settimana, in memoria del Pontefice scomparso.

Dalla Curva appare uno striscione di protesta verso la Lega Calcio, per il rinvio delle gare e i divieti di trasferta, senza un rispetto per i tifosi, cori di dissenso verso il massimo organo federale.

Prima occasione per gli ospiti che impegnano il portiere De Gea, interviene Ranieri che libera l’area.

Al settimo bella azione manovrata con Mandragora che serve Beltran, l’argentino prosegue per Gudmundsson che con un passaggio in profondità passa ad Adli, il francese freddo davanti la porta, con un diagonale salta il portiere Vasquez, e realizza il vantaggio viola.

Nel proseguo diversi errori di impostazione, al 15esimo Ranieri in area si fa recuperare dalla difesa azzurra, falli  con diverse interruzioni, momenti di nervosismo tra giocatori.

Al 25esimo Folorunsho per Adli che crossa nel mezzo, Mandragora spalle alla porta, controlla e con una rovesciata centra il palo con il pallone in rete, goal spettacolare del centrocampista, per il raddoppio.

La spettacolare rovesciata di Mandragora, di Andrea Martini

Nei minuti finali rete dell’Empoli, con il cross effettuato fuori dalla linea di porta, annullato dall’arbitro Rapuano. Si va all’intervallo dopo un minuto di recupero.

Nella ripresa i viola controllano la gara con possesso palla, ancora interruzioni, cartellini da una parte e dall’altra, al 53esimo giallo per Ranieri, che diffidato salterà la prossima gara contro la Roma.

Al 57esimo cross dalla destra di Goglichidze per Fazzini, che al centro area con una gran botta, dimezza lo svantaggio e riapre la gara.

Al 60esimo mister Palladino, inserisce forze fresche con le prime sostituzioni, escono Adli e Ranieri per Richardson e Comuzzo.

I gigliati provano con diverse azioni a chiudere la gara, al 67esimo Gudmundsson dalla sinistra con un gran tiro impegna il portiere azzurro che respinge in corner. Dall’angolo Mandragora verso il centro ma Gosens non aggancia per poco.

Al 69esimo altro doppio cambio, Beltran e Folorunsho lasciano il posto a Zaniolo e Parisi.

Ancora un’azione offensiva dei gigliati con Zaniolo che serve Gosens, il tiro del tedesco al lato della porta. All’82esimo ultimo cambio esce Gudmundsson per Fagioli.

Nei minuti finali punizione per i viola battuta da Mandragora che si ferma sulla barriera. Al 90esimo destro di Kovalennko, De Gea blocca.

Nei 6 minuti di recupero concessi dall’arbitro, altro tiro al volo di Kovalenko, provvidenziale ancora De Gea. Con un minimo di apprensione e giocatori a corto di fiato, oltre il recupero, il triplice fischio, con il boato del Franchi, che festeggia con cori e applausi.

La squadra si porta sotto il settore, la fotografia che descrive un connubio totale tra campo e spalti, grande emozione per un coro ripetuto verso Kean, l’ennesimo attestato di vicinanza della tifoseria verso l’attaccante, in un particolare momento di difficoltà personale.

La squadra festeggia sotto la Curva, di Andrea Martini

Una vittoria che non passa alla storia come esaltante, ma di certo, concreta e voluta, con la compattezza del gruppo, che dimostra la sua forza nei momenti di maggiore difficoltà.

Una prova di sostanza e “badando al sodo”, come nel post gara ribadisce il tecnico Palladino, dei reparti e dei singoli.

La difesa recupera e chiude gli spazi, il portiere De Gea una sicurezza, incolpevole sul bolide arrivato davanti la porta, sufficienti i componenti con la buona guardia di Pablo Mari, un plauso a Folorunsho adattato in un ruolo non suo, sulla sinistra Gosens riprende al meglio dopo l’infortunio.

In mediana buona la prova di Cataldi, entra con un buon impatto sulla gara Richardson.

In avanti Beltran meno in evidenza, ma spazia in diverse zone del campo, partecipa all’azione del primo goal, Gudmudsson esce tra gli applausi del Franchi, ottimo assist per Adli, sfiora la rete, ha ancora margini di miglioramento.

Sul podio il francese ex Milan, Yacine Adli, dopo un periodo di inattività per infortunio, e qualche panchina per far spazio a Fagioli, torna protagonista del centrocampo, realizza la rete che porta in discesa la gara, 4 goal in campionato, fornisce l’assist per il goal di Mandragora.

Il centrocampista viola numero 8 in un periodo di forma strepitosa, Rolando Mandragora, il migliore della gara, la sua rete da cineteca, una rovesciata da migliore attaccante, un trascinatore elogiato dal tecnico come giocatore e uomo, da gregario a titolare, 8 reti e 5 assist, una media goal con numeri importanti.

La Fiorentina porta a nove risultati utili consecutivi, 59 punti in classifica, una continuità che certifica la crescita e la maturità della squadra, con la capacità del tecnico di aver consolidato un gruppo coeso che oltre le difficoltà, supera limiti personali e assenze pesanti.

Tre punti che mantengono inalterata la ricorsa verso una posizione europea dal campionato, con pochi punti di stacco con altre squadre attrezzate meglio.

Da una rincorsa al cammino che prosegue con la doppia semifinale di Conference League, contro il Betis Siviglia.

La prima sfida in Spagna, il prossimo giovedì, con un avversario di prestigio, in un ambiente che si presume una bolgia, lo stadio Villamarin con 55mila spettatori, ma che la Fiorentina affronterà con  massimo impegno, grinta e motivazione, per ottenere un risultato positivo.

Il ritorno al Franchi dopo una settimana, un piccolo vantaggio, che potrebbe diventare un traguardo storico, da festeggiare e ricordare per il popolo viola.

Autore

Patrizia Iannicelli

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