(Nella foto, la squadra festeggia la prima rete, di Paolo Comba)
Dopo l’entusiasmante estate delle Azzurre, alla guida del tecnico Andrea Soncin, negli Europei di categoria in Svizzera, concluso per episodi sfortunati, con la semifinale contro le forti inglesi (campionesse in carica, ndr), la categoria femminile parte con diverse novità.
Si inizia ad agosto con una nuova competizione, la Women’s Cup, le 12 società divise in tre gironi a 4 squadre, le vincitrici dei gironi con la migliore seconda, si affrontano nella semifinale e finale. Il primo titolo della competizione, va alle bianconere della Juventus, che hanno la meglio sulle giallorosse della Roma.
Il campionato nazionale torna a girone unico, le squadre da 10 passano a 12, 22 gare tra andata e ritorno, per la prima volta viene utilizzata la tecnologia, con il FVS (Football, Video, Support), 2 chiamate per squadra (una per tempo), per controllare gli episodi controversi, anche da parte delle avversarie.
In questa estate, grandi cambiamenti anche nella squadra femminile gigliata, con diversi capovolgimenti di fronte, dal cambio dell’allenatore, fino ai nuovi arrivi.
Il tecnico sulla panchina viola è Pablo Pinones-Arce, classe 1981, cileno di origini ma nato e cresciuto in Svezia, ex attaccante, con esperienza in Svezia, Italia, Danimarca, allenatore dal 2016.
Le giocatrici arrivate dal mercato sono: Ilse Van Der Zanden (olandese, difensore), Lina Hurtig (svedese centravanti), Sarah Wunants (belga, attaccante), Emilie Woldvik (norvegese, difensore), Benedetta Orsi (difensore), Sara Cetinja (serba, portiere), Oda Johansen (norvegese, difensore), Katla Tryggvadottir (islandese, centrocampista), Iris Omarsdottir, norvegese, attaccante.
Alle nuove si uniscono le ragazze del settore giovanile, Maya Cherubini, centrocampista, Emma Lombardi, difensore, Alessia Sarti, difensore, Agostini Alice portiere, Siria Mailia, attaccante, Benedetta Bedini, centrocampista.
Nella prima edizione della Women’s Cup, le rgazze gigliate non sfigurano, due vittorie con Como Women e Genoa in casa, una sconfitta in trasferta con l’Inter, seconde del girone, non disputano le fasi finali per differenza reti.
Finalmente parte il campionato con inizio il 4/5 ottobre, le ragazze gigliate in trasferta contro il Napoli.
La squadra del tecnico Pinones-Arce, rimaneggiata a causa dei forfait per infortuni, Filangeri, Cumark, alle quali si uniscono all’ultima ora, Bonfantini, Catena, Hurtig.
Si parte con un 3-4-2-1, Fiskerstrand in porta, Van Der Zanden, Orsi, Faerge, Johansen, Woldvik, Severini (cap.), Cherubini, Bredgaard, Omarsdottir, Janogy.
Maya Cherubini al debutto in campionato, come Emma Lombardi subentrata nella ripresa.
La Fiorentina nella prima parte chiude le avversarie nella propria metà campo, con un totale possesso palla, con il passare dei minuti, le partenopee in velocità hanno le occasioni migliori.
Al 76esimo, Bellucci del Napoli recupera palla e si trova davanti il portire Fiskerstrand che si supera con una deviazione, il pallone resta in area, Floe aggancia e manda il pallone in rete, vantaggio delle azzurre.
Le gigliate protestano per un presunto fuori gioco, che l’arbitro non considera neanche con il Football Video Support.
L’assalto finale delle ospiti non cambia il risultato, con le viola che incassano la prima sconfitta.
Buona la prova del reparto offensivo, con gioco e pressing alto, meno brillante la difesa con errore sulla rete subita, non manca grinta e personalità.
In evidenza la prestazione di Janogy in ottima forma e Bredgaard, Maya Cherubini, classe 2007, ben inserita negli schemi, mostra personalità.
La seconda gara in calendario tra le mura del Viola Park, contro le nerazzurre dell’Inter, avversarie di livello, dopo il terzo posto dello scorso anno, e ingresso in Champions League.
La giornata di sole e la temperatura mite, porta sugli spalti un numero importante di spettatori, circa un migliaio, che fanno da splendida cornice alla gara.
La Fiorentina scende in campo con la terza maglia azzurra, che rappresenta i colori dell’Arno, l’Inter con la seconda tenuta bianca da trasferta.
Il tecnico Pinones-Arce, costretto ancora a rinunciare a diverse ragazze, ferme per infortuni muscolari (Catena, Filangeri, Bonfantini, Cumark), parte con un 4-3-3, Fiskerstrand tra i pali, Van De Zanden, Faerge, Woldvik, Johansen, Severini, Cherubini, Snerle, Bredgaaard, Omarsdottir, Janogy.
Le gigliate subito in avanti chiudono le nerazzurre nella propria metà campo, al 18esimo prima chiamata al Football Video Support, per un tocco di mano in area di un difensore ospite, dopo la visione dell’arbitro Lorenzo Massari, si prosegue.
La Fiorentina domina, ma al primo affondo su un cross dalla sinistra, al 41esimo, Elisa Polli da sola in area, manda il pallone in rete, per il vantaggio ospite.

Azione di gioco, contrasto Emma Severini ed Elisa Polli, di Paolo Comba
La reazione delle padrone di casa è immediata, e nei tre minuti di recupero, assist perfetto della norvegese Omarsdottir e tocco vincente di Snerle, pari più che meritato.
Nella ripresa ancora in pressing le ragazze di casa, che al 49esimo trovano il vantaggio con l’incontenibile Omarsdottir, uno splendido pallonetto, che supera il portiere.
Le gigliate continuano a creare azioni offensive, ma mancano l’ultimo passaggio, Omasdottir spreca a porta spalancata, un diagonale di Severini di poco al lato.
Al 78esimo arriva anche la terza rete di Janogy, ma il supporto tecnologico annulla, il pallone potrebbe essere uscito dalla rimessa laterale all’inizio dell’azione, con il guardalinee che non ravvisa irregolarità.
La decisione alquanto dubbia, rimette in gioco le avversarie che si trovano spesso davanti al portiere Fiskerstrand.
Nei 5 minuti di recupero, da una punizione fuori area, per fallo inutile, mischia in area con l’ultimo tocco di Santi, che al 92esimo riporta in pari il risultato.
Il finale è tutto di marca interista, che a tempo scaduto colpisce una traversa, il triplice fischio chiude la gara.
Grande il rammarico delle ragazze viola, costrette a dividere la posta in palio, ma anche per aver rischiato la beffa di non guadagnare neanche un punto.
La gara combattuta offre emozioni e intensità, per gioco e azioni create, la Fiorentina crea e domina per la maggior parte della gara, ma le disattenzioni difensive nella prima rete e nel pari definitivo, penalizzano oltremodo le ragazze viola.
La squadra rimaneggiata, con la panchina corta, mostra carattere e grinta, un pari immeritato per quello visto in campo, contro avversarie di esperienza che sanno sfruttare le occasioni avute, anche per la stanchezza e le disattenzioni delle ragazze viola.
Una prova che offre i presupposti per sperare nel futuro, nell proseguo del campionato appeno iniziato, un gruppo con tanti volti nuovi, da poco tempo insieme, che già mostrano compattezza e doti tecniche individuali e di squadra.
La Fiorentina femminile in questo nuovo percorso, ha tutte le carattreristiche per poter competere nella parte alta della classifica, con grandi risultati e soddisfazioni.
La prossima sfida, il prossimo sabato, ancora al Viola Park, contro il Milan, una buona opportunità per cancellare la delusione della precedente gara, e dimostrare di poter diventare una protagonista della stagione.

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