(Nella foto Beltran e Kean festeggiano la seconda rete, fonte Instagram Fiorentina)
Dopo il pari ottenuto al Franchi la precedente domenica, con conseguenti malumori, polemiche e illazioni, ma soprattutto con possibili capovolgimenti di fronte con un cambio alla guida tecnica, si arriva alla vigilia di una gara che viene considerata lo spartiacque della stagione.
Il tecnico campano con grande senso di maturità e responsabilità, presenta la gara nel Media Center del Viola Park , e si sottopone alle domande della stampa, per mettere a tacere le notizie destabilizzanti di una squadra divisa, della conferma accordatagli dalla società, per spiegare il motivo dei giocatori poco utilizzati e degli infortunati, del mercato invernale in fermento, gestito dai dirigenti del settore.
L’argomento di attualità diventa la cena della squadra (fatta in settimana, ndr), con la presenza di tutti, anche dei giocatori fuori dal progetto tecnico, che diventano ulteriori discussioni di scenari negativi, che distolgono dai principali argomenti del calcio giocato.
La gara passa in secondo piano, eppure si affronta fuori dalle mura, una delle squadre più in forma del campionato, reduce dall’ennesima vittoria in Europa, i biancocelesti della Lazio, all’Olimpico di Roma, con un ex viola alla guida, il tecnico Marco Baroni.
La tifoseria viola dei gruppi organizzati, annuncia nei giorni precedenti di disertare la trasferta contro il caro biglietti, iniziativa adottata in altre occasioni. Nel settore preposto ci sono comunque un paio di centinaio di supporter gigliati arrivati in autonomia.
Dopo questo lungo prologo doveroso, finalmente nel posticipo domenicale delle 20.45, inizia la sfida. Il tecnico viola costretto ad alcune defezioni per infortunio, parte con il modulo del 4-3-2-1, De Gea tra i pali, Dodo a destra, Pongracic e Ranieri centrali, Gosens a sinistra, Mandragora, Adli, Folorunsho in mediana, Gudmundsson e Beltran sulla trequarti, Kean in avanti.
La gara già dal fischio d’inizio si presenta con ritmi alti, con le due squadre che si affrontano a viso aperto, sono i padroni di casa che guadagnano il primo corner dopo un tiro di Casellanos, ma i viola rispondono con Gudmundsson che manda alto sulla traversa.
La grinta e la volontà dei viola trova il meritato vantaggio al decimo minuto, Gosens recupera un pallone dalla sinistra e crossa nel mezzo, Adli aggancia al volo e manda il pallone in rete, alla sinistra del portiere laziale Provedel.
Si prosegue con grande foga agonistica, pochi minuti dopo dalla destra Folourusho lancia Dodo che salta gli avversari e si porta in area, cross perfetto per Beltran che di testa ottiene il raddoppio.

Lucas Beltran, fonte Instagram Fiorentina
Splendida l’azione ma soprattutto subito dopo, la corsa del terzino brasiliano che percorre tutto il campo per abbracciare il tecnico Palladino, con la gioia di Bove alle loro spalle presente in panchina, che certifica il legame tra mister e squadra.
I laziali dopo il doppio svantaggio, non si arrendono e provano a scardinare la difesa viola che fa buona guardia.
Al 35esimo occasione sfortunata per i gigliati, vicini alla terza rete, traversone di Dodo e recupero di Kean in area che passa all’indietro a Gudmundsson, l’islandese in rovesciata colpisce il palo, sarebbe stato una rete da cineteca.
Dopo azioni da una parte e dall’altra, l’arbitro Rapuano, dopo 2 minuti di recupero manda tutti negli spogliatoi.
Nella ripresa i primi cambi dalla panchina laziale, i padroni di casa cercano di aprire dei varchi nell’area dei viola, che chiusi ripartono in contropiede.
Al 62esimo mister Palladino effettua il primo cambio esce Adli per problemi fisici per Comuzzo, cambia anche la difesa che passa a 3. Il centrocampista viola in pochi minuti espulso per doppia ammonizione, il primo cartellino per aver rallentato l’uscita dal campo, la seconda per aver calciato con rabbia il pallone in tribuna, per comportamento antisportivo, severo il secondo giallo, ma ingenuo il francese, che salta la prossima gara.
I laziali continuano a pressare, la retroguardia ospite alza muri davanti la porta. Al 72esimo doppio cambio per avere nuove forze in campo, entrano Sottil e Parisi al posto di Gudmundsson e Dodo (ammonito), si passa ad un 4-4-1-1. I viola cercano di allentare la pressione, con un tiro di Kean senza esito positivo, e con una punizione guadagnata da Parisi. La Lazio risponde con una punizione causata da Ranieri, Zaccagni manda alto sulla traversa. All’85esimo esce Folorunsho per Richardson.
Finale di gara da cardiopalma per i viola, che subiscono un assalto continuo sotto la porta, proteste dei laziali per un pallone che ritengono in gioco, interruzioni, con l’arbitro che indica che darà recupero dei minuti persi, oltre i 6 già indicati.
Al 91esimo nella mischia delle due squadre in area viola, Marusic dimezza il vantaggio, De Gea tocca la palla ma già in rete.
Tensione e nervosismo anche a bordo campo, espulso il tecnico Baroni per proteste, i minuti sembrano infiniti, si prosegue senza sosta, Marusic da lontano costringe De Gea ad una super parata che salva il risultato, espulso anche il tecnico viola Palladino, il recupero si allunga, cosi come la sofferenza di un finale incandescente.
Al 98esimo ultimo brivido con un tiro di Pedro, che passa tutta la linea di porta e si ferma sul palo, ultima azione da cardiopalma prima del triplice fischio finale.
La squadra si porta sotto il settore per festeggiare con i pochi tifosi presenti, tre punti pesantissimi con il ritorno alla vittoria che diventa di fondamentale importanza, anche ai fini della classifica, per una posizione in chiave europea.

La squadra a fine gara festeggia sotto il settore ospiti
Una prestazione corale nella quale emergono diversi protagonisti, dove ognuno porta il proprio contributo, con l’aiuto reciproco, i minuti finali la compattezza e la solidità totale del gruppo.
La difesa attenta, con il portiere spagnolo che incerto sulla rete anche per il caos sotto porta, si esalta con una parata provvidenziale, Dodo uomo assist per la seconda rete, ma presente a tutto campo fino alla sostituzione, Pongracic mostra carattere e grinta, finalmente il croato può dare un notevole contributo, Gosens un leader carismatico fuori e in campo, assist e doti di grande tecnica.
In mediana Adli perfeziona una bella rete che sbocca il risultato, terza rete in campionato e 4 assist al suo attivo, peccato per l’inutile espulsione, Folorunsho già inserito negli schemi della squadra, conferma una buona condizione fisica.
In avanti Gudmundsson in crescita fisica con buone giocate, Kean al sevizio dei compagni, generoso nel passaggio all’islandese.
Il migliore della gara Lucas Beltran, presente in più ruoli, da centrocampista a mezzala di movimento, come definito dal tecnico, che lo ha elogiato nel post gara, partecipa all’azione del primo goal, e realizza un raddoppio decisivo ai fini del risultato finale, sale a 4 nel tabellino marcatori.
Una gara incredibile sotto tutti gli aspetti, la squadra viola entra con grinta, carattere, volontà e voglia di dare il massimo, perfetto approccio iniziale, ma riesce anche a lottare e soffrire nella seconda parte, con spirito di sacrificio e capacità di adattamento nei diversi ruoli, tra attaccanti e difensori.
Una prestazione convincente di squadra, di un gruppo che mette in campo l’unione di intenti, con giocatori ritrovati, che dimostrano di essere al fianco del proprio allenatore.
Il tecnico campano sottoposto a gogna mediatica, sui carboni ardenti da un mese e mezzo, anche se considerato un predestinato per la sua giovane età, dimostra competenza tecnica e psicologica. Nel primo caso cambia modulo e volto alla squadra, valorizza i giocatori a disposizione, nel secondo con una difesa estrema verso la squadra, smentisce le falsità scritte e lette di divisioni interne, predica calma e pazienza, come un capitano nel mare in tempesta, riprende la rotta smarrita e prosegue nel viaggio, per portare la nave in porto.
Una vittoria sofferta e per questo di maggiore valenza e grande soddisfazione, lo stesso tecnico Raffaele Palladino, la dedica a tutta la squadra, a tutti loro, un bel messaggio per l’intero ambiente, in previsione dei prossimi impegni.
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