Economia

Un’ora in più

Ancora pochi giorni e sarà breve ma intenso tormentone: ma le lancette dell’orologio vanno messe un’ora indietro o un’ora avanti?

Torna l’ora legale (qualcuno anni fa ironizzò: l’unica cosa legale nel nostro paese), nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Per convenzione, il primo fine settimana dopo l’equinozio di primavera.

La risposta giusta è un’ora avanti. Si perde un’ora di sonno, ma si guadagna un’ora di luce in più, sia di mattina che di pomeriggio. I dormiglioni recupereranno a fine ottobre, quando tornerà l’ora solare. A guadagnarci nell’immediato saranno le categorie produttive, ed il risparmio energetico per cui la convenzione è nata.

Pochi sanno che fu la Prima Guerra Mondiale a spingere il nostro paese verso l’anticipo orario, proprio in ragione del razionamento energetico imposto dal conflitto. L’Italia fu uno dei primi paesi al mondo, dopo gli Stati Uniti e Canada ed insieme a Francia, Spagna, Portogallo, Commonwealth britannico e paesi scandinavi.

L’ora legale è stata adottata dalla Comunità Europea nel secondo dopoguerra. In Italia l’attuale sistema è in vigore dalla metà degli anni sessanta. Insieme ovviamente alle polemiche: funziona o non funziona? serve o non serve?

Polemiche che sono tornate a divampare nell’Unione negli ultimi anni. Soprattutto i paesi del nord Europa vedono di malocchio una convenzione comune che oggettivamente per ragioni geografiche avvantaggia gli stati mediterranei. Per una volta tuttavia il buon senso sembra aver prevalso, ogni paese membro resterà libero di adottare l’ora che preferisce, in un contesto generale che richiama quello interno degli Stati Uniti d’America, nei quali l’ora legale diffusa per la maggior parte del territorio si combina e si articola con i diversi fusi orari.

L’Italia per parte sua ha adottato una politica conservativa, per salvaguardare il proprio interesse nazionale che dall’ora legale (battute a parte) ha sempre tratto giovamento.

Lancette avanti dunque sabato notte, e via così fino all’ultima domenica di ottobre, quando il buio tornerà a prevalere.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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