«Quando capii di essere diventato per tutti Renato Zero? Quando un giorno, in auto con mio padre, che guidava, una donna dalla macchina accanto mi salutò alla romana, ciao ni’!. Rimasi folgorato, era il mio sogno che si materializzava. Dissi, Papà? Hai visto chi mi ha appena salutato? Era Anna Magnani, che mi riconobbe. E chi se lo scorda?!»
La riassume così Renato Fiacchini in arte Zero la sua vicenda umana e professionale, che oggi raggiunge il traguardo dei settant’anni. E’ stato tutto meno facile di come sembra adesso, ma ormai possiamo dire che sono stati i migliori anni della nostra e della sua vita.
I nostri migliori auguri.
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