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Lo sport contro il razzismo

FIRENZE (Dal nostro inviato) – Si è svolta stamani al Mandela Forum di Firenze, nel 30° anniversario della liberazione del premio Nobel per la pace Nelson Mandela, un’iniziativa organizzata dalla Lega Pro, per promuovere la campagna DicCiamo 60 volte no al razzismo, che nel prossimo turno coinvolgerà tutte le squadre di serie C.

MandelaForum200211-001Con un uno striscione che recita una frase del simbolo contro l’apartheid Mandela: «Lo sport ha il potere di unire le persone come poco altro può», che molti atleti hanno fatto propria, sarà ricordata prima di ogni partita. All’evento hanno partecipato il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, il prefetto Laura Lega, la vice sindaca Cristina Giachi, l’assessore allo sport Cosimo Guccione, il delegato arcivescovile Vasco Giuliani, il dirigente della Fondazione Firenze Ugo Bargagli, il presidente dell’Associazione Nelson Mandela, Massimo Gramigni.

Davanti alla riproduzione della cella di Robben Island (2,59 m. di lunghezza per 2.3 metri di larghezza, due piccole finestre, un tappeto come letto, un comodino e un secchio per i bisogni corporali) in cui Nelson Mandela trascorse 18 dei 27 anni di prigionia (dal giugno del 1964 al 31 marzo 1982, poi trasferito in altre prigioni e rilasciato l’11 febbraio del 1990), sono intervenuti dirigenti e giocatori di varie discipline sportive di Firenze, e rappresentati di diverse squadre Toscane di Lega Pro.

MandelaForum200211-003Presenti il basket con la Pino Dragons, il rugby dei Medicei Firenze, la pallanuoto della Rari Nantes, l’Accademia Schermistica Fiorentina, la Fiorentina Calcio con il capitano German Pezzella, una delegazione della Primavera formata da Simonti, Fiorini e Beloko, le allieve nazionali della Fiorentina Women’s Gozzi e Vestri. Inoltre i capitani Francesco Gagliardi della Pianese e Francesco Valiani della Pistoiese, i vice capitani Alessio Luciani (Arezzo), Giacomo Risaliti (Pontedera) Fabio Gerli (Robur Siena), il dirigente, ex portiere viola, Gianluca Berti della Carrarese e diversi rappresentanti di altre squadre.

MandelaForum200211-004Protagonista e simbolo della giornata, un piccolo raccattapalle di Bisceglie, Domenico, balzato agli onori di cronaca per un gesto di fair play nei confronti di un giocatore della squadra locale, Mady Abonckelet, che sconfitto, dopo una gara è stato consolato dal piccolo con un gesto naturale. Il momento immortalato dal fotografo Emmanuele Mastrodonato, diventa uno spot  per ribadire no al razzismo ed ad ogni forma di discriminazione.

Il presidente Ghirelli ha elogiato e premiato entrambi, anche per la semplicità delle parole di Domenico, che ha affermato di aver fatto quello che ha sentito. Alla chiusura dell’evento, tra i ritmi dell’Africa suonati dagli allievi del liceo musicale, le parole di Mandela, scritte sul soffitto sopra la cella, sono lette dai capitani con l’impegno di trasmettere quei valori di sport e inclusione. Perché:

«Lo sport ha il potere di cambiare il mondo»

(Nelson Mandela).

Autore

Patrizia Iannicelli

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