Economia

Toscana, frutta devastata dal gelo nelle zone costiere

Fiori di ciliegio "bruciati" dal gelo

Non bastava il blocco di molte attività imposto per bloccare l’avanzata del coronavirus. Ci si è messo anche il gelo che in Toscana, nei giorni scorsi, ha portato il termometro tre gradi sotto lo zero. A lanciare l’allarme e a fare i primi conti delle perdite è Confagricoltura Toscana.

Nell’interno sembrerebbe perso circa il 30 per cento del prossimo raccolto di albicocche, susine e di alcune varietà di pesche ed in queste zone le aziende si sono in qualche modo difese perché molte sono dotate di impianti antigelo.

Sulla costa, invece, l’impatto del gelo è stato devastante perché paradossalmente proprio in questa zona le temperature sono scese più che altrove con la perdita fra il 70 e il 100% per cento del raccolto di albicocchee di susine, e del 70% di pesche e nettarine. Ed ancora non sono stati calcolati i danni dell’ultima gelata.

Già nel 2019, ricordano a Confagrisoltura Toscana, una tempesta di vento e grandine aveva causato danni pesantissimi ai raccolti di molti agricoltori toscani. Ora, spiegano all’associazione,  serve immediatamente un’iniezione di liquidità, una politica forte che sostenga l’accesso al credito per tante imprese che altrimenti non si rialzeranno più.

Autore

Redazione

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