Fiorentina

Amara sconfitta all’ultimo secondo

 

Nella ventisettesima giornata di campionato, la Fiorentina, dopo la vittoria in casa con l’Atalanta è di scena al Mapei Stadium contro il Sassuolo. Con la capienza del 75% anche in trasferta la tifoseria viola torna al fianco della squadra, presenti nel settore ospiti circa tremila spettatori. La gara come in tutti i campi della serie A inizia con cinque minuti di ritardo per esprimere il totale disappunto per l’invasione russa in Ucraina.

Per mister Italiano, con il modulo del 4-3-3, ancora una formazione inedita, Quarta al posto dello squalificato Milenkovic, tra i pali si conferma Dragowski, a centrocampo Maleh, in avanti torna alla seconda da titolare Ikonè. Gli undici di partenza in divisa gialla sono: Dragowski, Odriozola, Quarta, Igor, Biraghi (cap.), Castrovilli, Amrabat, Maleh, Sottil, Piatek, Ikonè.

La gara si presenta subito con ritmi alti, pressing dei neroverdi  intensi, risponde la Fiorentina con buone giocate. Al diciannovesimo sono i padroni di casa che passano in vantaggio, Traorè sulla sinistra salta Quarta e trova il rimpallo su Odriozola, con un preciso tiro trova l’angolo della porta, e supera Dragowski.

I viola provano una prima reazione con Ikonè che entra in area ma viene fermato, la gara prosegue con occasione continue, il portiere polacco su una ripartenza del Sassuolo salva su Raspadori, subito dopo para una conclusione dalla distanza di Berardi. Al 39esimo altra azione dei padroni di casa, su cross di Frattesi, un tiro di Traorè scheggia la traversa sul secondo palo.

Un minuto dopo è il portiere Consigli che salva la porta sul tiro di Ikonè su assist di Odriozola, dalla parte opposta Dragowski trova l’uscita su Frattesi. Alla fine del primo tempo altra parata di Consigli sul francese, partita da una bella azione di Castrovilli. Dopo un minuto di recupero si va all’intervallo.

Nella ripresa le squadre più lunghe continuano a creare, buone occasioni da una parte e dall’altra, Raspadori per i neroverdi, Piatek per i viola. AL 62esimo triplo cambio tra i gigliati, escono Maleh, Sottil e Piatek, per Bonaventura, Saponara, Cabral. I padroni di casa cercano di rallentare il ritmo, i viola non trovano spazi, molto nervosismo anche in panchina dove il mister Italiano rimedia un giallo per proteste su un fallo di gioco fischiato a Quarta.

In pochi minuti due falli per Maxi Lopez, ammonizione sul primo, ma sul secondo l’arbitro Prontera non ritiene ci siano gli estremi per l’espulsione. La Fiorentina continua  a pressare stabile nella trequarti avversaria. L’ultimo cambio esce Amrabat per Gonzalez, un centrocampista per un esterno, con Saponara che passa a mezz’ala, si va al 4-2-4.

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All’80esimo ammonizione per Bonaventura per un tocco di braccio, il centrocampista protesta platealmente con conseguente cartellino rosso ed espulsione, ancora una gara in inferiorità numerica per i viola. All’88esimo Castrovilli serve Saponara che dalla destra crossa un pallone nel mezzo dove Arthur Cabral in scivolata mette in rete. Grande entusiasmo di tutta la squadra per l’ex Basilea al suo primo gol in maglia viola.

Nei quattro minuti di recupero, in evidenza due tiri di Berardi, uno di poco fuori l’atro parato, fino al cross vincente dello stesso attaccante che trova libero Defrel a centro area che con un colpo di testa realizza il goal della vittoria degli emiliani.

Un’amara sconfitta arrivata nell’ultimo secondo che ha il sapore di beffa, dopo una buona prova per i ragazzi di Italiano, che non sono mancati di volontà, gioco, idee con grinta e agonismo anche se con un uomo in meno nella parte finale. Una prova di squadra come ormai possiamo ammirare in ogni gara, non impeccabile in fase difensiva con le solite disattenzioni di qualche singolo, e le troppe espulsioni (dieci in una stagione), anche questo già visto.

Analizzando i diversi reparti il difensivo appunto in chiaro scuro, dalle buone parate di Dragowski, alle incursioni in avanti di Biraghi, Odriozoala sfortunato sul primo goal ma sempre propositivo, su Quarta pesa l’incertezza sul goal partita. A centrocampo Amrabat si oppone agli avversari, Maleh alcune volte impreciso ma presente nelle fasi di gioco, finalmente classe qualità e tecnica del numero 10 Castrovilli, crea scompiglio tra gli avversari, inventa buone giocate, sfiora il goal, trova il lancio per Saponara che porta al pari, l’ennesima crescita tecnica di un giocatore per mister Italiano, Bonaventura il peggiore in campo, discutibile la sua ammonizione ma eccessive le proteste che hanno portato all’espulsione che ha penalizzato la squadra.

Nel reparto offensivo bella prova del francese Ikonè ex Lille campione di Francia, si è proposto con diversi inserimenti e assist è mancato nel tiro finale, un altro esterno per il gioco di Italiano, risolutivo il brasiliano Cabral oltre la rete che poteva portare ben altro risultato un paio di passaggi filtranti, alternativa in attacco ancora con margini di miglioramento, in evidenza Saponara con belle azioni, assist perfetto per il pari, meno brillanti Piatek che non riesce a finalizzare e Sottil con qualche accelerata ma poco incisivo.

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Al di là dei singoli resta la cocente delusione per una gara giocata alla pari, a tratti superiore all’avversario, che interrompe una striscia di tre risultati consecutivi, ma evidenzia che l’alternarsi dei giocatori non cambiano la compattezza e la personalità di una squadra che si identifica totalmente con metodi ed idee al proprio allenatore.

Dopo questa battuta d’arresto arrivata anche con una dose di sfortuna che in altri casi ha aiutato, si avvicina la gara che da sempre ha un significato particolare, ancor di più dopo la recente cessione dell’attaccante Vlahovic, la nemica di sempre Juventus. La città e la tifoseria in fermento da giorni, la biglietteria presa d’assalto, sarà di certo sold out della capienza, circa 33mila spettatori, l’andata della semifinale di Coppa Italia, una partita che oltre il tempo, le squadre ed i protagonisti, non sarà mai come le altre.

Autore

Patrizia Iannicelli

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