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Ciao Fred, che gusto che avevi

Alfredo Antonio Carlo Buongusto – per gli amici, cioé tutti noi, Fred – era di Campobasso. C’era nato il 6 aprile 1935. Era rimasto legato alla sua terra, come del resto ogni molisano che si rispetti, tanto da dedicarle una delle sue canzoni più struggenti: Molise, puozz’esse’ accise….

Era un crooner come Frank Sinatra, Dean Martin, o dalle nostre parti Nicola Arigliano, Teddy Reno, Johnny Dorelli, Peppino Di Capri. O’ crooner doce doce, lo chiamavano. Quei cantanti che qui si chiamavano confidenziali. Perché entravano in confidenza con il pubblico, e più che cantargli davanti sembrava quasi che ci parlassero.

E’ stato Fred Bongusto per tutta la vita, ma soprattutto lo è stato in quell’anno di grazia 1964. Come la Lacrima sul viso di Bobby Solo, la Rotonda sul Mare di Fred finì per valere una intera carriera. Il disco d’oro glielo portarono via da casa due terroristi, Cristiano Fioravanti, fratello del Giusva che passò dalla Famigla Benvenuti alla Strage di Bologna senza battere ciglio, e Alessandro Alibrandi. Chissà che orrori è servito a finanziare il disco del povero Fred. Nel nostro cuore quel premio gli è rimasto. Seguito da tutti gli altri, e dalle altre sue canzoni come Malaga e Balliamo.

Non sappiamo dove andranno a riposare i suoi resti. Crediamo che sia ora di tornare a casa in Molise, Fred. Puozz’esse’ accise pure tu, fratello.

Ti sa lieve la terra, e la musica che ci hai regalato.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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