Fiorentina

Disfatta viola nel derby toscano

Dopo la roboante vittoria dello scorso sabato contro la prima della classe Milan, nella quattordicesima giornata, la Fiorentina è di scena al Castellani di Empoli, contro una delle squadre rivelazioni del campionato, divise da cinque punti in classifica a favore dei viola.

Gara molto sentita dalle tifoserie, una rivalità agonistica, che da sempre ha portato veri esodi verso la cittadina di provincia. Così è stato anche in questo sabato pomeriggio con condizioni meteo avverse, con la presenza massiccia di 3000 supporter presenti. Sugli spalti appena rientrato dagli Stati Uniti, il patron Rocco Commisso, che si porta sotto il settore ospiti ricevendo applausi e cori.

La formazione titolare, con il modulo del 4-3-3, parte con il rientro di Quarta e Milenkovic dopo la squalifica, Duncan confermato in mediana, Nico Gonzalez ancora dalla panchina. Terracciano tra i pali, Odriozola, Milenkovic, Quarta, Biraghi (cap.), Bonaventura, Torreira, Duncan, Callejon, Vlahovic, Saponara.

Nei primi minuti di gioco grande intensità e pressing alto da parte degli ospiti, ma con nessuna occasione da goal. Le prime azioni verso la porta al ventesimo con Milenkovic, il portiere azzurro Vicario non si fa sorprendere. Al 24esimo un vero nubifragio si abbatte sul Castellani, acquazzone violento che rallenta la velocità del pallone sul terreno di gioco, ma si prosegue.

In area dell’Empoli avviene un contatto dubbio di Biraghi su Zurkowski, l’arbitro decide di proseguire. I viola alla mezz’ora sprecano due buone azioni, Saponara impegna il portiere avversario che respinge, subito dopo Quarta manda alto sopra la traversa un cross perfetto di Callejon.

La Fiorentina vicina al vantaggio con un tiro cross di Bonaventura deviato da Parisi che si ferma sulla traversa, ancora in evidenza il centrocampista numero 5, su cross di Saponara un colpo di testa non trova la porta.

Alla fine del tempo regolamentare un cross di Saponara per Vahovic in area non viene agganciato per poco dal serbo. Dopo tre minuti di recupero si va all’intervallo a reti inviolate, con un buon tempo degli ospiti.

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Nella ripresa Duncan lascia il posto a Castrovilli. Si vede il solito rituale della prima frazione, ospiti che creano, padroni di casa che chiudono gli spazi ma provano anche nelle ripartenze. Al 53esimo ottima chiusura in area del difensore Milenkovic, che devia un pallone pericoloso in corner.

Al 57esimo arriva il meritato vantaggio dei viola, Vlahovic allarga sulla destra per Callejon, lo spagnolo crossa in area dove il bomber pronto davanti la porta gonfia la rete, ancora il classe 2000 goleador straordinario. Nella seconda sostituzione entra l’argentino Nico Gonzalez al posto di Saponara.

Gli azzurri pronti alla reazione, i viola continuano a creare ma con poca lucidità. Al 73esimo in area Vlahovic serve Bonaventura il cui tiro è alzato sopra la traversa dal portiere, dal corner Milenkovic di testa manda di poco fuori. Ancora un cambio per mister Italiano entra Maleh al posto di Bonaventura.

L’Empoli cerca di recuperare e mette in apprensione la retroguardia viola quando si porta in avanti, la gara resta aperta. All’ 86esimo dopo essere rimasto in campo anche dopo crampi, esce Torreira al suo posto Amrabat.

Un minuto dopo arriva il goal del pari dei padroni di casa, Terracciano in un’uscita incerta, forse non si intende con Milenkovic, il pallone resta sotto porta, con Bandinelli che mette in rete. Due minuti di black out viola e succede l’incredibile, ripartenza dell’Empoli con  Pinamonti che anticipa in area Odriozola e trova l’angolino, il Castellani esplode, per un risultato insperato.

Nei cinque minuti di recupero l’ultimo tiro di Vlahovic termina sul portiere. Una sconfitta che è difficile commentare, soprattutto arrivata contro una buona squadra organizzata messa bene in campo dal suo tecnico Andreazzoli, ma di valori tecnici e di tetti ingaggi nettamente inferiori.

L’analisi della gara e della debacle finale suddivide l’arco della gara in due parti, fino al pari, il reparto difensivo ha rischiato poco, ha chiuso gli spazi, ha creato e dato supporto in avanti, alle disattenzioni sui goal subiti, l’uscita di Terracciano non impeccabile, fino ad Odriozola in ritardo sul secondo goal, a Milenkovic dopo una bella prova, sembra ipnotizzato sui due goal, a Quarta stesso discorso, una prova insufficiente del gruppo.

Nel centrocampo sembra diventato un caso, ma l’uscita dell’uruguaiano Torreira manda la squadra in difficoltà e non trova quella barriera davanti la difesa, il sostituto Amrabat non dà nessun aiuto concreto, Bonaventura offre una buona prova ma non incide, anche il compagno di reparto Duncan non si conferma come nella scorsa gara, il numero 10 Castrovilli ancora una prestazione sottotono e incolore, si vorrebbe uno spunto, un dribbling, una giocata di fantasia, indietro nella forma fisica e tecnica apprezzate un tempo.

In avanti buoni spunti di Callejon, con diversi inserimenti in avanti decisivo anche per il cross del goal del momentaneo vantaggio, che lo porta ad una prova più che sufficiente, come l’ex Saponara tecnica e buon tiro, poteva bissare il goal realizzato contro il Milan, meno concreto Gonzalez in recupero dopo il periodo forzato per infortuni.

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Ancora una volta come avviene da diverse gare la palma di migliore in campo, capocannoniere del campionato, con il suo dodicesimo goal, va a Dusan Vlahovic, un campione anche di maturità e atteggiamento, lotta e sprona i compagni in campo, fino al termine della gara. Numeri incredibili che lo portano sull’Olimpo del calcio europeo, 28 goal in 38 partite, entra nella storia viola superando il mitico Kurt Hamrin.

Ma con il futuro incerto del bomber o forse già scritto, la Fiorentina deve correre ai ripari nel mercato di riparazione di gennaio, per cercare di mantenere i programmi, che in settimana più voci hanno parlato di obiettivo Europa. Una sconfitta amara per come arrivata, dopo aver dominato senza concretizzare, due minuti di ordinaria distrazione, ancora in trasferta diventato un tabù (l’ultimo successo il 26 settembre ad Udine, ndr).

Una battuta d’arresto che dovrà servire a non commettere gli stessi errori in futuro, con la consapevolezza che una squadra in costruzione, ha bisogno di tempo ed esperienza. Il calendario di gare ravvicinate è il turno infrasettimanale, dove la Fiorentina nell’anticipo di martedì 30 novembre, torna al Franchi contro la Sampdoria, dopo lo stop inatteso, si aspetta una risposta immediata, per riprendere il cammino e restare nella parte alta della classifica.

Autore

Patrizia Iannicelli

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