Ellie Brazil segna il gol della vittoria al 90°, come Stefano Borgonovo trenta anni fa
Sappiamo da tempo che al termine della stagione lo scudetto tricolore dovrà essere scucito da quelle maglie viola su cui per un anno ha risaltato così bene. Sapevamo, o credevamo di sapere su quali maglie sarebbe stato cucito nella prossima. La Juventus Women stava ripetendo la cavalcata trionfale della Fiorentina Women’s 2016-17. Alle campionesse in carica, dopo un’estenuante stagione in cui alla difesa del titolo si è aggiunta una impegnativa ma prestigiosa partecipazione alla Champion’s League e si sono aggiunti soprattutto e purtroppo una caterva di infortuni, restava soltanto la difesa del proprio onore.
Battute all’andata a Vinovo (TO) per 2-0 dalle nuove e forti rivali bianconere, alle ragazze viola di Fattori e Cincotta in questa diciannovesima giornata, la penultima di campionato, non si poteva chiedere altro che una vendetta sportiva. Prestigiosa per quanto platonica, perché ormai alla portata di Ohrstrom & compagne c’è soltanto un onorevole terzo posto.
Quando si tratta di mettere in campo il carattere, la Fiorentina Women’s risponde sempre. Lo fa anche stavolta, mettendo nei guai la Juventus che si ritrova appaiata dal Brescia ad una giornata dalla fine, e che vede rimessi in discussione i sogni di scudetto proprio grazie alla sconfitta rimediata ieri al Bozzi.
Nella formazione messa in campo dai coach viola, spicca il rientro a pieno servizio di Alice Parisi. Per il resto, formazione tipo, anche se in un gruppo come quello delle Women’s viola alla fine è difficile stabilire chi è titolare e chi è riserva. Formazione che in ogni caso aggredisce la partita e l’avversario. Nel primo tempo conclusosi 0-0, la Fiorentina si fa preferire per il numero delle occasioni da rete avute decisamente superiore. Il portiere bianconero Giuliani ha avuto vita decisamente meno facile di quello viola Ohrstrom. Bonetti, Guagni e Parisi le più vicine al gol del vantaggio.
Nella ripresa ancora possesso palla delle fiorentine, ancora Guagni e Bonetti le più pericolose. A metà del tempo la Juventus sembra ristabilire l’equilibrio nel gioco, niente fa sospettare il pirotecnico finale in arrivo. E’ il 26’ quando Ilaria Mauro con un controllo volante che farebbe invidia a molti suoi colleghi maschi si presenta davanti al portiere Giuliani e la batte imparabilmente. Fiorentina in vantaggio nella partita che potrebbe dare un senso diverso ad una stagione già decisamente onorevole.
Ma anche la Juventus vuole dare un senso diverso a questa partita, con il fiato del Brescia ormai sul collo. Al 33’ la Caruso non controlla bene in difesa, e la Franssi appena entrata può andare a pareggiare per le torinesi battendo l’incolpevole Ohrstrom. Cambi obbligati dalla stanchezza per Fattori e Cincotta, il secondo dei quali è quello del destino. Esce la Caccamo per la Vigilucci, e soprattutto esce la Mauro per l’inglesina Ellie Brazil. E’ il 40’, quattro minuti dopo ecco l’appuntamento con la storia. Il calcio d’angolo battuto quasi allo scadere assomiglia ad uno di quasi trent’anni fa. Lo stacco di Ellie Brazil assomiglia a quello di Stefano Borgonovo. Il risultato è lo stesso, maglie viola che si abbracciano, maglie bianconere piegate su se stesse.
Finisce in apoteosi, come ogni volta che una squadra di Firenze batte una di Torino, soprattutto se al termine di una partita sofferta così, e di una stagione ancora più sofferta. La Fiorentina Women’s la sua stagione l’ha ampiamente salvata. Per chi immaginava di aver ripetuto un anno dopo la sua cavalcata vittoriosa, invece, è ancora tutto da rifare.
Sabato prossimo l’ultima giornata. Brescia e Juventus appaiate, la prima va a Roma e la seconda ospita il Ravenna. La Fiorentina chiude a Bergamo in casa dell’Atalanta. Il terzo posto del Tavagnacco, che ospita il Chievo, dista tre punti. Un’impresa, ma le ragazze viola hanno dimostrato che possono fare qualsiasi cosa.
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