Fiorentina

Il Nuovo Franchi si presenta

(Dal nostro inviato) – Alle 18.00 nel prestigioso Salone dei Cinquecento, in Palazzo Vecchio, finalmente svelato il vincitore del concorso, tra gli otto finalisti, per il restyling dello stadio Artemio Franchi.

Ospiti d’eccezione per la serata-evento, il primo cittadino Dario Nardella, il governatore della toscana Eugenio Giani, le massime istituzioni dello sport, il numero uno del Coni Giovanni Malagò, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il CT della nazionale Roberto Mancini.

Presenti campioni che hanno fatto la storia viola, Giancarlo Antognoni e Gabriel Batistuta, alcuni ex giocatori tra i quali Pasqual, Borja Valero, Dainelli, Galli, De Sisti. In rappresentanza della società gigliata il DG Jo Barone, il DS Daniele Pradè, c’e anche il sindaco di Bagno a Ripoli Casini.

Il primo video è un messaggio di pace ed uguaglianza, raccontato da David Sassoli, presidente del parlamento europeo e tifoso viola, recentemente scomparso. Poi è la volta del sindaco Nardella che fa gli onori di casa, parla di grande sfida quella di riuscire a trasformare un monumento di 90 anni in una struttura moderna e funzionale.

La presenza di tante autorità e personaggi dello sport, continua il sindaco, testimonia l’importanza di questo passaggio. Chiamato sul palco il CT Mancini, parla dell’attuale momento, della situazione drammatica per il popolo ucraino, ma crede che anche in Russia la maggior parte sia contro la guerra. Su Firenze e Fiorentina, ricorda gli anni da avversario e da allenatore, sullo stadio un esempio per le altre città, sui play off  ritiene che ci sono le qualità per fare bene, il pubblico di Palermo sarà un ulteriore supporto.

Il secondo video parla degli obiettivi del concorso, con le dichiarazioni della professoressa Claudia Conforti del dipartimento di ingegneria dell’università di Tor Vergata, la conservazione dell’edificio è legato al suo valore storico, afferma, le scale a doppia elica, le immagini di dinamismo, solo l’elemento di arricchimento e di bellezza per la città. Non ancora svelato il vincitore, la dottoressa si augura che sappia valorizzare le linee create da Pier Luigi Nervi, e allo stesso tempo possa  creare un quartiere residenziale con strutture e servizi.

Poi è la volta della direttrice all’ urbanistica del Comune di Firenze, Stefania fanfani in video, che si sofferma sul fatto che il concorso non riguarda solo l’edificio, ma tutta la zona di Campo di Marte che verrà riqualificata, con il quartiere trasformato completamente. Nel video successivo, i primi quattro progetti in concorso.

Poi le dichiarazioni del presidente Malagò, quando non si rispetta la tregua olimpica, con le Paralimpiadi in corso, con atleti che si rifiutano di gareggiare contro russi e bielorussi, un momento di grande tristezza, si spera – aggiunge- che lo sport possa essere cambiare le menti di chi ha causato questa folle guerra. Sul restyling, afferma che con la  connotazione di monumento poneva diversi limiti, ma bravi a percorrere la strada che salvaguardi la storia ma proiettati nel futuro. Conclude con gli auguri di rito a Firenze per il progetto straordinario.

Prende la parola il presidente FIGC Gravina, ribadisce come l’Italia sia indietro a livello di strutture, dovuta anche alla burocrazia e alla poca intraprendenza dei privati, elogia la lungimiranza di Nardella e della Fiorentina sulle infrastrutture. Aggiunge che dopo diversi confronti con il sindaco, ci sono i presupposti per mettere insieme la storia del calcio della Fiorentina e della Nazionale, in un museo aperto a tutti i tifosi del calcio.

Altre immagini che ripropongono gli altri 4 progetti in concorso. Subito dopo la storia della Fiorentina in un video che porta a scoscianti applausi della platea sui goal di Batistuta ed Antognoni. Prende la parola Giancarlo De Sisti rappresentante del secondo scudetto del 1969, che sottolinea la gioia e l’orgoglio di aver portato grandi soddisfazioni alla città dove è rimasto 13 anni. Lo scudetto rappresenta qualcosa di importante anche a livello personale. Sull’ammodernamento del Franchi un’ idea che condivide perché resta un legame con il passato.

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Salgono sul palco i due giocatori più amati Gabriel Batistuta e Giancarlo Antognoni. Le parole di Bastituta sono di emozione per i campioni della Fiorentina, dell’impatto avuto al suo arrivo in città, a 21 anni e andato via a 33, di quanto si senta a casa, di sentirsi ormai fiorentino, dei tanti amici che ha in città. Sul Franchi immagina di vedere qualcosa di bello, sarebbe stato triste nel vedere un altro stadio che sente come casa e lo ha visto protagonista per anni.

L’unico 10, parla della sua vita vissuta a Firenze, 50 anni, il connubio con città e tifosi di supporto anche nei momenti non facili, il tempo trascorso al Franchi più che a casa, la soluzione migliore resta la ristrutturazione che chi ci ha giocato e vissuto. La serata prosegue con le parole del dg Barone, ringrazia il presidente Commisso, i giocatori che hanno indossato la maglia viola, di imparare la storia della Fiorentina, del Viola Park una casa per tutte le squadre, con 27 ettari 12 campi, un investimento importante voluto dal presidente Commisso, che crede nel calcio italiano nella tifoseria.

Alla platea si rivolge inoltre Michele Uva, direttore di Football & Social Responsability della Uefa, con i dati degli ultimi anni, in Europa sono sorti 400 nuovi impianti tra nuovi e ristrutturati, in Italia solo 4. Prosegue con gli auguri al sindaco e allo staff, che Firenze merita questo tipo di investimento, città patriimonio per tutti, potrà diventare uno stadio fondamentale per l’europeo del 2032.

Infine chiude gli interventi l’architetto Giovanna Carnevali vice presidente della giuria, che ribadisce il lavoro intenso e non semplice per arrivare al vincitore, in quanto tutti gli 8 progetti hanno risposto ai requisiti chiesti, ancora da svelare il vincitore, consapevole che mantenere l’idea di Nervi con una copertura di protezione, rende Firenze innovativa.

Salgono sul palco Giani e Nardella, arriva la busta, inizia la lettura dei nomi dall’ultimo al vincitore che risulta Arup Italia, uno studio di ingegneri con molta esperienza sulla costruzione e rifacimento degli stadi nel mondo.

Prende la parola uno dei progettisti del vincitore, Filippo Minoara, con i ringraziamenti al sindaco, agli architetti italiani.Il progetto di uno stadio, ha aggiunto, non riguarda solo l’intrattenimento sportivo, ma anche culturale e di tempo libero. Ha poi spiegato come sarà fatta la copertura, uno strato sottile che si integri con la forma particolare del Franchi, aperta da uno spazio per la torre di Maratona e per la copertura originale della Tribuna. Dopo ulteriori particolari di natura tecnica, ha elencato gli edifici all’interno che saranno di tipo commerciale, alberghiero, e uffici.

Alle 20.00 si conclude la lunga maratona di interventi e di immagini, con i protagonisti che commentano ai microfoni dei media locali il progetto del concorso che ha visto la partecipazione di architetti internazionali. La prima reazione dei cittadini è stata la valutazione sull’impatto estetico, che come da sempre ha  diviso la città, tra favorevoli e contrari, forse solo con la realizzazione si avrà una risposta definitiva.

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Al momento l’imperativo principale sarà  rispettare i tempi (che dovrebbero partire entro il 2023 per concludersi nel 2026), per evitare di perdere i 95 milioni (di certo ce ne vorranno il doppio) che il Governo ha concesso per il restyling del monumento di Nervi. Il caro e vecchio Franchi dopo quasi un secolo, cambierà connotati con un nuovo look, diventerà giovane ed aitante, in linea con un futuro di repentini cambiamenti, chissà se dalla sua imponenza potrà dire se è stata fatta la scelta giusta. In attesa che il tempo confermi o smentisca, ci auguriamo che tutto ciò che ha rappresentato per la città questa opera dal 1931( dalle gare epiche che ha ospitato, ai personaggi che ha accolto), venga tramandato alle nuove generazioni, perché la storia non potrà mai essere cancellata.

Autore

Patrizia Iannicelli

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