Calcio

Il ricordo di un campione, il sorriso di un uomo

Nella giornata internazionale per la festa della donna, al Museo del Calcio è stato presentato il libro Per sempre noi due. Le nostre parole d’amore , scritto da Federica Cappelletti, moglie di Paolo Rossi, campione del mondo del 1982, un racconto intimo e privato che diventa pubblico.

All’evento introduce e fa gli onori di casa il Presidente della Fondazione del Museo del Calcio Matteo Marani, del Museo come luogo di accoglienza e dello stare insieme, di come rappresenti la casa di chi ama il calcio, il luogo della Nazionale, delle famiglie dei giocatori con figli e nipoti.

Il Mondiale del 1982 ha aggiunto, resta uno dei momenti più importanti del periodo dopo anni oscuri della vita nazionale, la vittoria finale rappresentò una sorta di leggerezza e fu di slancio per ripartire. Mentre scorrono le immagini con le gare più eloquenti del campione azzurro, il presidente Marani parla di valori dello sport che ha trasmesso Paolo Rossi, dell’iniziativa che non vuole solo ricordare le gesta del calcio, ma vuole festeggiare l’uomo. Chiude l’intervento leggendo un messaggio del presidente FIGC Gabriele Gravina per la famiglia.

Prende la parola la vice presidente del consiglio comunale Maria Federica Giuliani, con i suoi ricordi legati al periodo del Mondiale al capocannoniere, sottolinea il piacere di ospitare la moglie Federica, le testimonianze di persone di sport e cultura per rendere onore al campione scomparso. L’autrice visibilmente commossa, parla delle emozioni di trovarsi nel posto dal cuore azzurro, racconta del libro che descrive Paolo uomo con debolezze e fragilità, del forte legame che li ha legati, indissolubile oltre il tempo, della donna che è diventata grazie alla persona che ha avuto accanto, delle tantissime dimostrazioni di affetto avute per il giocatore e la sua famiglia.

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Prosegue dicendo che il libro vuole essere una testimonianza per le figlie, ancora piccole, per avere modo di comprendere in futuro il grande amore avuto con il loro papà (presente in sala la figlia maggiore Maria Vittoria, ndr). Racconta della difficoltà avuta nello scrivere il libro, nel ripercorrere tanti momenti dolorosi dell’ultimo periodo, la tanta sofferenza. Nello stesso tempo vuole essere anche un riconoscimento verso l’uomo, che pur avendo raggiunto il tetto del mondo, mostrava la sua capacità di donarsi allo stesso modo sia verso un personaggio di rilievo sia con la persona comune.

IMG-20220309-WA0000Un motivo importante nello scrivere la loro storia, un amore protetto e custodito, è stato l’incitamento avuto dal campione. Ha ringraziato il presidente Gravina sempre vicino alla famiglia con la massima  delicatezza. Infine sottolinea il capitolo dedicato all’amicizia, il gruppo dell’82 da Antognoni a Tardelli fino a mister Bearzot, compatto e unito allora, rimasto con lo stesso spirito di squadra, anche dopo 40 anni. Un rapporto quotidiano che esiste tra i ragazzi diventati una famiglia, molto disappunto hanno mostrato per non aver potuto condividere i momenti della malattia (circa nove mesi ) non trapelata.

Presente mister Renzo Ulivieri che con immensa commozione, ha parlato della sua amicizia con Paolo Rossi, che ha apprezzato il libro fatto di sentimenti, chiude l’intervento con un messaggio di forte emozione con voce tremante rivolto al campione. Infine Alberto Panizza, presidente di Giglio Amico e Glorie Viola, ricorda la persona disponibile ad eventi di solidarietà, anche in manifestazioni non di rilievo, un ragazzo di grande sensibilità.

L’assessore al comune di Firenze Cecilia Del Re, presente tra gli ospiti, legge alcuni frasi del libro, con il commento dell’autrice. Prima di chiudere la serata, Federica Cappelletti anticipa che l’Accademia di Paolo Rossi nata per trasmettere ai giovani i valori dello sport, presto sarà la Paolo Rossi Accademy, il Camp della Figc. Un libro e la sua autrice (testimoni di un periodo per le nuove generazioni), hanno saputo trasmettere la grandezza del campione del mondo, ma anche la semplicità dell’uomo che ama ed è riamato, nella felicità dei momenti lieti e nel dolore della malattia, il ricordo di un sorriso che resterà tale per sempre.

Autore

Patrizia Iannicelli

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