Fiorentina

La Fiorentina saluta la Coppa

Caceres esulta dopo il gol del pareggio

Nel quarto di finale, in gara unica, i viola sono di scena a S. Siro contro la corazzata Inter. Grande entusiasmo della tifoseria che anche se in un turno infrasettimanale delle 20.45, si mobilita per dare il massimo supporto alla squadra. Presenti 1.409 tifosi nel settore ospiti, più diverse decine in altre zone del maestoso impianto. Nella tribuna autorità presente anche il patron Commisso e i dirigenti viola.

La formazione titolare parte con il modulo del 3-5-2, Terracciano tra i pali, Milenkovic, Ceccherini, Caceres, Lirola, Benassi, Pulgar, Badelj (cap.), Dalbert, Vlahovic, Chiesa. Prima azione da goal è di marca viola che con Lirola, su assist di Pulgar, sfiora il palo. Il ritmo della gara è lento, molto possesso palla, ma viola attenti a non lasciare spazi agli avversari.

Con il passare dei minuti i padroni di casa si portano in avanti, la difesa degli ospiti fa buona guardia. Ad un minuto dal termine Ceccherini in area perde un pallone e finisce a terra, Lautaro recupera e passa a Candreva che indisturbato realizza il goal del vantaggio, tutta la difesa ingenua sull’azione. Dopo il consulto Var, il goal viene assegnato.

Nella seconda frazione di gioco al decimo il primo cambio per i viola esce Badelj, per Cutrone che viene subissato di fischi per il suo passato da ex rossonero. La Fiorentina offensiva cerca di recuperare lo svantaggio, ma è Terracciano che salva la porta su un colpo di testa di Lautaro. Sul capovolgimento di fronte, cross perfetto di Pulgar in area, l’uruguaiano Caceres salta più di tutti e trova il goal del pareggio. Ancora il Var a confermare la rete.

Vlahovic ha avuto una clamorosa occasione per segnare il gol vittoria

Al sessantaquattresimo la Fiorentina vicina al vantaggio con Vlahovic, il serbo davanti ad Handanovic, si fa ipnotizzare e il portiere si salva in corner. Come spesso avviene gol sbagliato gol subito, su una ribattuta di Milenkovic, arriva Barella che al volo da fuori area realizza il raddoppio interista.

La Fiorentina prova a reagire, ma sono i nerazzurri più incisivi. Il secondo cambio è Sottil al posto di Chiesa. Subito dopo viene annullato un gol in evidente fuorigioco di Lautaro. L’ultimo cambio per tentare l’assalto finale, l’ingresso di Ghezzal al posto di Lirola. Ghezzal e Sottil posizionati come esterni di centrocampo, di supporto agli attaccanti Vlahovic e Cutrone. Ultima conclusione è un tiro di Benassi con palla di poco fuori. Dopo tre minuti di recupero il triplice fischio finale.

La Fiorentina gioca una buona gara, senza timori reverenziali contro la seconda in classifica, crea delle buone occasioni che purtroppo non concretizza, l’avversario superiore tecnicamente nei singoli e nel collettivo, viene fuori alla distanza, e ottiene il massimo per quello visto in campo.

Pesanti alla Fiorentina, le assenze di Pezzella e Castrovilli, con diversi episodi sfavorevoli, dalla poco lucidità di Vlahovic, al rigore su Caceres non dato, che hanno fatto la differenza. Sotto accusa le solite disattenzioni del reparto difensivo, Ceccherini e Milenkovic poco reattivi nelle azioni dei gol, anche se positiva la prova di Terracciano, e la prestazione di Caceres, autore del goal che ha aperto la gara, che porta l’uruguaiano come migliore in campo. Lirola e Pulgar confermano i progressi visti nelle gare precedenti, Badelj dopo un buon inizio cala di rendimento alla distanza, Benassi non si inserisce e non dialoga con le punte, in avanti tanta buona volontà di Chiesa e Vlahovic con qualche spunto, ma con le solite difficoltà realizzative sotto porta.

La Fiorentina saluta a testa alta la coppa nazionale, e guarda il prossimo impegno di campionato, contro la Juventus all’Allianz Arena, un’altra gara proibitiva sulla carta, in attesa che da queste ultime ore di mercato arrivino i giusti rinforzi per il presente e il futuro.

Autore

Patrizia Iannicelli

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