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Per i viola un punto e molti rimpianti

BRESCIA (Dal nostro inviato) – Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali riparte il campionato con l’ottava giornata. La Fiorentina è impegnata del turno serale del lunedì allo stadio Mario Rigamonti, contro la neo promossa Brescia. Il calcio d’inizio previsto per le 20.45 è posticipato di un quarto d’ora a causa del ritardo della squadra viola allo stadio.

Per la sesta volta consecutiva, la formazione parte con il modulo del 3-5-2, Dragoski, Milenkovic, Pezzella (cap.), Caceres, Lirola, Pulgar, Badelj, Castrovilli, Dalbert, Chiesa, Ribery. Pochi minuti e Tonali (giocatore a lungo cercato nel mercato estivo), salta due giocatori serve in area Donnarumma, l’attaccante passa in mezzo a Aye che senza difficoltà mette in rete. L’arbitro di turno Calvarese controlla un presunto fallo di mano di Tonali all’inizio dell’azione al Var, che conferma l’irregolarità, di conseguenza il goal viene annullato.

Dopo la paura iniziale i viola si portano in avanti, ma sono poche le occasioni offensive, da annotare un’azione di Castrovilli, bloccata dal portiere Joronen. Ancora il portiere delle rondinelle in evidenza su un tiro di Lirola, su assist di Ribery. La gara è caratterizzata da molti contrasti, con la difesa viola che non rischia ma con il reparto offensivo poco incisivo. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo.

Il secondo tempo riprende con lo stesso copione del primo, fasi a tratti da una parte e dall’altra, con diversi contrasti che interrompono il gioco. Partito dalla panchina, entra Balotelli che si mette in evidenza con un paio di passaggi, ma il ritmo della gara resta basso, con le due squadre che si allungano. Un fallo di Pulgar su Dessena costringe il centrocampista a lasciare il campo.

Nel frattempo Chiesa cade in area e l’arbitro lo ammonisce per simulazione, subito dopo Montella effettua il primo cambio e richiama proprio il numero 25 in panchina, al suo posto entra Vlahovic. I viola più incisivi si portano in area avversaria, un colpo di testa di Pezzella è di poco al lato, ancora una parata di Joronen su Vlahovic.

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Il secondo cambio dei viola è l’ingresso di Sottil al posto di Lirola. Il neo entrato subito pericoloso in un paio di occasioni, la difesa dei padroni di casa non lascia spazi. Nei minuti finali ultimo cambio esce Ribery, ancora applausi per il francese anche dagli spalti del Rigamonti, al suo posto entra Boateng. La Fiorentina tenta il forcing finale, tutta in area avversaria, conquista corner che non riesce a sfruttare.

Nei sette minuti di recupero l’azione più pericolosa che poteva portare la vittoria, un tiro di Castrovilli è deviato dal compagno Vlahovic che si trova sulla traiettoria del pallone sulla linea. Pochi secondi dopo l’arbitro decreta la fine della gara.

Un punto che allunga la striscia di risultati positivi (il sesto), mantiene imbattuta la porta difesa da Dragoski, ma lascia molti rimpianti per il salto di qualità che si poteva fare anche per il valore tecnico dell’avversario. La Fiorentina è stata poco incisiva nell’ultimo passaggio, anche se ha provato a fare la gara fino alla fine. Il carattere e il giusto atteggiamento non sono mancati, anche se la squadra giovane e in costruzione ha bisogno di tempo per crescere e assimilare i diversi schemi. Di certo ha evidenziato, come in altre occasioni, la difficoltà in fase realizzativa con quelle squadre che non fanno esprimere il proprio gioco, come il Brescia avversario ostico, che dopo il guizzo iniziale, si è limitato a controllare e difendersi.

Ancora una buona prova della difesa che non concede spazi agli avversari, anche se il portiere Dragoski non viene mai chiamato in causa, con Caceres ormai una certezza del reparto e uno dei migliori in campo, a centrocampo si conferma Castrovilli, ottime giocate e sfortunato nel tiro finale che poteva portare una vittoria fondamentale, poco brillanti il duo delle meraviglie Chiesa (rientrato a tempo di record da un infortunio) e Ribery che non trovano spazi, buono l’ingresso di Sottil che ha portato movimento e velocità di azione.

Un pareggio in una gara poco spettacolare e con poche emozioni, ma che ci porta al settimo posto, agganciati ad una zona Europa che anche se troppo presto da ipotizzare è un obiettivo che si spera si possa raggiungere. La prossima gara è lo scontro con una diretta concorrente, la Lazio al Franchi, in classifica a pari punti, un’ occasione da non sprecare per ripartire e fare un altro passo avanti in questa stagione appena iniziata.

Autore

Patrizia Iannicelli

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