Fiorentina

Perché non vado al Piazzale

Mister Bruno pesaola portato in trionfo dopo lo scudetto del 1969

Fare la tara ad una vittoria sulla Juventus a Firenze può costituire un esercizio che dà poca gratificazione e che può apparire assai temerario. Eppure, senza nulla togliere all’impresa sportiva dei ragazzi viola (alla vigilia non certo accreditati dei favori del pronostico, grazie anche ad una società che anche quest’anno ha giocato alla meno), mi permetto di dissentire da chi ha ritenuto opportuno tornare al Piazzale Michelangelo a fare caroselli.

Una volta si facevano per gli scudetti, non per i settimi posti. Una volta si battevano le mani (salvo, da buoni fiorentini, infamarli subito dopo) a proprietari che spendevano per portarci alle fasi finali della Champion’s, non per qualificarci (con fatica) alle fasi iniziali di questa Conference Cup che sembra tanto la Mitropa Cup di quando a pallone ci giocavo io (pensa se è passato un giorno). Il presidente braccino attuale dimentica di sottolineare che l’ultima volta precedente, anche grazie a lui, è stata quando Bernardeschi giocava ancora nella Fiorentina (pensa se è passato un giorno…)

Per rispetto a mio nonno, a mio padre, alla città dove sono nato (quartiere Santa Croce, io sono fiorentino purosangue, a differenza di tutti i beceri che come di consueto mi salteranno addosso), la radiolina mi volerà via di mano e correrò al Piazzale quando vinceremo qualcosa di veramente importante. Quando questa città tornerà ad essere quella del Magnifico Lorenzo, non più quella del ridicolo Nardella.

Una parola a Firenze (i fiorentini degni di questo nome, se ancora ci sono, vedano loro se farla propria): siamo diventati un borghetto di provincia, che di solito festeggia queste vittorie una volta ogni dieci anni, di media. Continuando così, ci facciamo solo del male. E l’unica cosa che possiamo festeggiare ormai è l’anniversario di uno scudetto sfiorato quaranta anni fa.

No, io non vado al Piazzale. Ci tornerò se rivedrò la mia Firenze, e la mia Fiorentina. Il che vuol dire, ne sono tristemente consapevole, forse anche mai più.


Nella foto: Mister Bruno pesaola portato in trionfo dopo lo scudetto del 1969.

 

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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