Diario Viola Fiorentina

Un applauso per i tifosi

(Nella foto, la squadra sotto il settore ospiti al termine della gara, di Paolo Giuliani)

Dopo la roboante vittoria al Franchi, che almeno per qualche giorno attutisce le ultime delusioni del mese di gennaio, si torna in campo allo stadio dall’Ara di Bologna. Il derby dell’Appennino, che quest’anno assume contorni da spareggio per le zone alte della classifica, un posto per l’Europa che conta, tra due formazioni sorprese del campionato.

La squadra gigliata con 9 punti in più rispetto alla passata stagione, i felsinei con 3, si recupera la gara della 21esima giornata, rinviata per la partecipazione della Fiorentina alla Supercoppa disputata in Arabia.

Nel mercoledì infrasettimanale delle 19.00, un vero e proprio esodo della tifoseria gigliata che si mobilita in massa, in totale 1600 supporter al seguito della squadra. Sul fronte bolognese stadio esaurito, con tifo incessante, anche per i risultati raggiunti tra le mura di casa, un vero fortino per la squadra di mister Thiago Motta. I dati ufficiali indicano 25.600 spettatori totali.

Nella sua centesima gara in maglia viola, il tecnico Vincenzo Italiano, mette in campo ancora una volta una formazione diversa, squalificato Quarta, al centro della difesa parte titolare Ranieri, in mediana Bonaventura insieme ad Arthur recuperato dopo l’infortunio, in avanti Ikoné e Gonzalez a supporto della punta Belotti.

Gli undici di partenza sono con il modulo del 4-2-3-1, Terracciano in porta, Kayode, Milenkovic, Ranieri, Biraghi, Arthur, Mandragora, Ikonè, Bonaventura, Gonzalez, Belotti.

Fase di studio delle due squadre, con i viola che pressano nell’area avversaria, il primo tiro di Ikoné di poco fuori. Si accende la gara con un pallone perso a centrocacampo dai viola, ne approfitta il Bologna che con Orsolini impegna Terracciano. I padroni di casa ancora pericolosi con un tiro di Aebischer.

Al 12esimo contropiede dei rossoblù con Ferguson che lancia Orsolini, l’esterno rossoblù entra in area e con un preciso sinistro manda il pallone alla destra della porta per il goal del vantaggio.

La Fiorentina risponde con un tiro di Gonzalez che il portiere manda in corner, si occupa del tiro Biraghi che nel mezzo non trova nessuno dei suoi per l’ultimo passaggio.

Nico Gonzalez colpito in area, foto di Paolo Giuliani

Al 16esimo contatto in area di Posch su Gonzalez, l’episodio dubbio viene controllato al Var dall’arbitro Chiffi, il contatto è evidente, ma in precedenza un fallo di Belotti su Beukema, annulla il seguente episodio, si prosegue senza sanzione.

AL 23esimo pressing degli ospiti con Kayode che recupera su Zirkzee, per il passaggio verso Mandragora il cui tiro alto sulla traversa. Al 24esimo scivola Kayode ne approfitta il Bologna con il tiro di Saelemaekers che costringe Terracciano alla parata.

Al 36esimo punizione dalla destra di Orsolini e goal capolavoro dell’esterno rossoblù. Dopo un lungo checking goal, che richiede la visione dell’arbitro, rete annullata per fuorigioco di Posch. Dopo 5 minuti di recupero si va all’intervallo.

Nella ripresa ancora occasione da rete del Bologna, Zirkzee davanti Terracciano prova con un pallonetto che il portiere devia verso Arthur, con il pallone che scivola verso la porta, provvidenziale intervento di Kayode che salva sulla linea, e manda in corner. I felsinei ancora pericolosi con un colpo di testa di Aebischer, para Terracciano.

Al 57esimo esce Bonaventura per Beltran. Ancora un intervento di Kayode su tiro di Zirkzee, i viola in difficoltà sulla velocita e ripartenza degli avversari.

Al 68esimo punizione dal limite per i viola, che nel secondo tempo sembrano più attivi e propositivi, si porta sul pallone Biraghi che impegna il portiere Ravaglia a deviare in corner. Al 70esimo tiro di Kayode alto sulla traversa. Al 71esimo esce Gonzalez per Nzola. Il Bologna sempre in agguato con un tiro da lontano di Ferguson potente ma fuori dalla porta.

Al 75esimo da una mischia in area sponda di Beltran e tiro di Nzola di poco fuori. Al 77esimo Ikone dalla sinistra dopo una bella azione non centra la porta. All’83esimo doppia sostituzione fuori Arthur e Mandragora per Duncan e Maxime Lopex .

Nei 5 minuti di recupero, arriva il contropiede da due subentrati dalla panchina dei padroni di casa, cross perfetto di Lykogiannis e rete di Odgaard, che chiude di fatto la gara.

Brutta sconfitta della Fiorentina, che ancora una volta cade in trasferta, con un avversario che nelle precedenti sfide, anche con due sconfitte (campionato 12 novembre e Coppa Italia 9 gennaio) , aveva evidenziato di essere ben organizzato con ottime individualità.

Molta delusione per la prestazione complessiva dei gigliati, che avevano iniziato con buone azioni, ma tanti spazi lasciati con pressing totale degli avversari la dolente nota, che sottolinea anche il calo fisico e mentale di alcuni protagonisti che fino a dicembre hanno fatto la differenza.

La squadra chiamata a raccolta si porta sotto il settore ospiti per ascoltare il discorso di una parte del tifo organizzato, qualche sollecitazione dopo la cocente sconfitta, con i giocatori che rispondono con applausi in diversi momenti del colloquio.

L’ennesima prova di una tifoseria che oltre i risultati, le amarezze, le prese in giro dei supporter rivali, meritano elogi ed applausi, per i sacrifici fisici ed economici, per il supporto totale e incondizionato verso la squadra.

Come spesso abbiamo scritto dopo prove di questo genere, non ha significato portare sul banco degli imputati l’uno o l’altro giocatore, si vince e si perde come squadra, anche se per la cronaca Terracciano sempre reattivo, Kayode provvidenziale e in crescendo nell’arco della gara.

Gli altri reparti non mancano di volontà, anche se con cali di concentrazione e fisico, in mediana Bonaventura e Arthur forse non del tutto recuperati, il primo distratto dalle voci di mercato, il secondo non recuperato dall’infortunio (????), in attacco la solita carenza realizzativa, anche se il tecnico  prova con tutti gli attaccanti a disposizione, senza esito favorevole.

Ma inutile piangersi  addosso, leccarsi le ferite o psicanalizzare le cause della sconfitta a Bologna, bisogna reagire nell’immediato, ritrovare l’unità di intenti e cambiare atteggiamento già nella prossima gara, dove l’unico imperativo sarà vincere.

Da un derby all’altro, quello più sentito dalla città di Farinata degli Uberti, Empoli, agguerrita nei confronti del colore viola, che cercherà con forza e decisione di trovare il successo, come sempre come la partita della vita.

La Fiorentina saprà di certo di non poter fare ulteriori passi falsi, da Fiorentina troverà quella compattezza, tenacia,  grinta, e forza del gruppo per riprendere il cammino e lottare nelle tre competizioni fino al termine della stagione.

Autore

Patrizia Iannicelli

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