Diario Viola Fiorentina

Una Primavera da record

Dopo la gara di andata della semifinale di Coppa Italia al Franchi della Fiorentina maschile, di scena i ragazzi viola U19 per la finale della competizione di categoria.

I gigliati allenati da questa stagione da mister Daniele Galloppa, affrontano i granata del Torino, nel campo neutro Renato Dall’Ara di Bologna.

Un inizio di stagione in salita per la squadra quasi del tutto rinnovata con nuovi innesti, ma che nell’arco dei mesi ha trovato la giusta amalgama conquistando 13 risultati utili consecutivi, anche se nell’ultimo periodo due battute d’arresto ed un pari hanno rallentato il percorso verso la zona dei play off.

Il cammino in Coppa Italia ha avuto migliori risultati, con la vittoria negli ottavi con il Genoa, la rimonta sul Milan in casa nei quarti, la doppia semifinale con la Roma, vinta in casa e pareggiata in trasferta.

I granata arrivano con i pronostici a favore e un migliore piazzamento in classifica, quinti a 44 punti, con 11 di differenza sui gigliati fermi a 33, anche le formazioni presentano differenze  a vantaggio degli avversari, 5 giocatori del 2004 (fuori quota), quindi con maggiore esperienza, con 4 viola del 2006.

Sugli spalti della tribuna dello stadio Dall’Ara, le due tifoserie sono ben rappresentate, diverse centinaia di supporter gigliati, le famiglie dei ragazzi, le squadre giovanili maschile e femminile, con tante bandierine viola a sostenere la squadra in campo. Presenti anche due ex compagni, il terzino destro Kayode e il portiere Martinelli, ormai aggregati alla prima squadra.

A bordo campo tutta la dirigenza della società viola, i ds Daniele Pradè e Nicolas Burdisso, il dirigente area aziendale Alessandro Ferrari, il ds delle giovanili Valentino Angeloni, gli addetti stampa Mastronardi e Di Francesco, della femminile Orlandi.

Prima della gara fumogeni viola colorano tutto il settore, spunta uno striscione per il compianto direttore Barone, ma anche di sostegno per la squadra in campo che recita:” per battere il Toro ci vogliono undici matador”. L’atmosfera è coinvolgente, la posta in palio alta, una finale ha sempre un fascino particolare.

Mister Galloppa si affida ai suoi migliori giocatori, il modulo del 4-2-3-1, Laerte Tognetti tra i  pali, in difesa Christian Biagetti (cap.), Leonardo Baroncelli, Lorenzo Romani, in mediana Jonas Harder e Mattia Ievoli, sulla trequarti Fallou Sene, Tommaso Rubino, Daniel Caprini, in avanti Riccardo Braschi.

Al fischio d’inizio fase di studio delle due squadre, che molto corte e attente, cercano di conquistare metri per portarsi nelle rispettive aree avversarie. Parte con qualche affondo il Torino, ma i viola provano con una discesa in velocità di Sene che viene recuperata dalla difesa granata, poi è Biagetti che in area si allunga troppo il pallone e sfuma l’azione.

La prima occasione da rete al 17esimo con il terzino sinistro Fortini, bella azione ma la palla è fuori dallo specchio della porta.

La gara prosegue con equilibrio, diversi interventi spezzano il ritmo non alto. Nel finale di frazione, il portiere Tognetti rischia uscendo a vuoto, i granata non approfittano. dalla parte opposta una splendida parata del estremo difensore Abati su colpo di testa di Braschi, lascia il risultato in parità a reti inviolate. Un minuto di recupero prima dell’intervallo.

Nella ripresa la Fiorentina più attiva si porta in area avversaria, guadagna due punizioni, i tiri da fermo non producono effetti positivi. Dalla parte opposta i granata pericolosi, sotto porta Biagetti salva in due occasioni sulla linea.

La gara avvincente prosegue con un colpo di testa di Baroncelli che arriva sul portiere, ma si sfiora la rete con un un tocco di Braschi in area piccola che Abati respinge. Al 73esimo arriva la traversa del Torino con un tiro potente di Dalla Vecchia.

Il primo cambio al 76esimo esce Braschi ammonito, per Federico Vitolo. All’82esimo altra doppia sostituzione al posto di Braschi e Ievoli, entrano Ernests Gudelevicius e Francesco Presta.

All’89esimo trattenuta in area su Presta, proteste in campo con il pubblico che rumoreggia sugli spalti per un presunto rigore, che l’arbitro non concede, resta l’episodio dubbio. Dopo tre minuti di recupero si chiude il tempo regolamentare, si prosegue con i supplementari.

Dopo pochi minuti di gioco il capitano Biagetti si ferma per crampi e chiede il cambio, al suo posto entra Lorenzo Vigiani. I viola continuano a pressare, Presta sulla fascia sinistra in dribbling salta un avversario ma viene fermato dalla difesa.

Si prosegue con il secondo tempo supplementare, i viola provano con Fortini che in velocità dalla sinistra arriva in area, recupera il portiere. L’ultima azione pericolosa è granata con Dalla Vecchia che si trova la palla goal, Tognetti neutralizza. La fine dei 120 minuti in parità porta alla lotteria dei rigori.

A bordo campo i ragazzi della panchina seguono le fasi abbracciati, cosi come la squadra a centrocampo, la porta designata dalla parte dei granata.

Il primo tiro del viola Caprini che non sbaglia e porta in vantaggio i viola. Il Torino risponde con Della Valle, Tognetti intuisce la traiettoria e para. In ordine Baroncelli non sbaglia e raddoppia, NJie realizza la rete. Si porta sul dischetto il viola Romani che realizza la terza rete, Gabellini la seconda. Un gran tiro di Fortini per il 4 a 2, Perciun rincorre e realizza la terza rete. L’ultimo decisivo goal dagli undici metri Rubino, che porta a 5 le reti.

Esplode tutta la gioia tra gli spalti e in campo, i ragazzi, il tecnico, la panchina, lo staff, i dirigenti, in attesa del rituale della premiazione, la consegna delle medaglie, la coppa con i nastri viola, il colore della squadra vincitrice, lo speaker annuncia l’edizione 2023/ 24 è vinta dalla Fiorentina, un boato con applausi ed entusiasmo accompagna le fasi della consegna della Coppa.

I ragazzi in cerchio mostrano una maglia viola con il numero 10 e il nome del direttore Barone, la Coppa da dedicargli un omaggio che aspettavano tutti, il direttore sempre presente in ogni campo per ogni gara, attaccato alle giovanili, ai ragazzi della Primavera, un momento di grande emozione e commozione, una serata particolare.

Una vittoria meritata e sofferta, giocata con grande responsabilità e spirito di gruppo, che hanno fatto la differenza, il cuore oltre l’ostacolo.

Buona la prova dei ragazzi contro una squadra forte fisicamente e ben disposta in campo, più che sufficiente per tutti per volontà e grinta.

La difesa attenta anche se con piccole sbavature, su tutti Fortini instancabile e inesauribile sulla fascia, perfetto anche nel rigore.

In mediana Harder e Ievoli lottano a centrocampo con qualche rischio sulle ammonizioni prese, in avanti Sene spreca ma prova in diverse occasioni, non manca di carattere.

Prestazione encomiabile di Caprini il più pericoloso in fase offensiva, Rubino si conferma un giocatore di tecnica e qualità, ma una menzione va anche a Francesco Presta, rientrato dopo un lungo infortunio, uno tra i migliori con dribbling e velocità, una spina nel fianco per gli avversari, una bella alternativa per il finale di stagione.

Il migliore, dopo qualche brivido per qualche incertezza, che ha fatto sussultare sia dai seggiolini i tifosi che i compagni in campo, il portiere Tognetti, si riscatta con buone parate, ma soprattutto risulta decisivo nel parare un rigore, che vale il trofeo.

Un plauso al tecnico Daniele Galloppa che con un lavoro quotidiano ha creato una squadra compatta e unita, ha dato fiducia e senso di responsabilità ai ragazzi, le giuste motivazioni per crescere come singoli e gruppo.

Una Primavera da record, che nella classifica generale, raggiunge proprio il Torino con 8 coppe conquistate nella storia, ma soprattutto un primato assoluto per aver disputato la sesta finale consecutiva, (iniziata nell’edizione 2018/19, unica sconfitta lo scorso anno per svista arbitrale), con 5 trofei ottenuti, più due Supercoppe.

Il settore giovanile, fiore all’occhiello della società viola, continua nel suo lavoro eccellente a scoprire e crescere giovani talenti, per costruire solide basi per i campioni del futuro.

Autore

Patrizia Iannicelli

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