Fiorentina

Una vittoria che vale doppio

(Dal nostro inviato) – Dopo aver svelato il progetto per il restyling del Franchi, con diverse e contrastanti opinioni sulla parte estetica, l’attenzione si sposta sul centro sportivo, con il DG Jo Barone che apre le porte del Viola Park, alle istituzioni dell’area metropolitana e della regione.

Nell’occasione il direttore smentisce i rumors emersi nella settimana, quelli di una possibile cessione della società e rassicura sullo stato di salute del presidente Commisso. Nel frattempo si torna a parlare di calcio giocato, con l’importante gara contro il Bologna dell’ex mister Mihajlovic, uno spartiacque per le prospettive future della squadra.

Nella mattinata prima del fischio d’inizio, prosegue il tour al centro sportivo, questa volta un gruppo di ex giocatori, guidati come sempre dal dg Barone. Gli stessi, presenti al Franchi nel lunch match delle 12.30, tra i quali Orzan, Chiarugi, Merlo, Amerini, Roggi, Desolati, ricevono gli applausi dei tifosi.

Si registra ancora un buon numero di spettatori, in totale 22.635, agevolati sia dai prezzi popolari effettuati dalla società, che dalla temperatura mite della giornata. Torna tra i titolari a centrocampo Bonaventura per la squalifica ridotta, Odriozola rientra nella sua posizione a destra dopo lo stop per infortunio, in avanti Sottil al posto di Ikonè.

Gli undici di partenza con il consueto modulo del 4-3-3 sono: Terracciano, Odriozola, Milenkovic, Igor, Biraghi (cap.), Bonaventura, Torreira, Castrovilli, Sottil, Piatek, Gonzalez.

Al primo minuto, dopo appena 12secondi, brivido per i viola, scivola Odriozola e Soriano approfitta con un tiro verso la porta che si ferma sulla traversa. Gara in salita per i padroni di casa che non riescono a creare azioni anche per i pochi spazi concessi dagli avversari.

Il giocatore che crea movimento e si propone con accelerate, l’argentino Gonzalez, che costringe il difensore Bonifazi a fermarlo, la prima ammonizione della gara. Qualche episodio dubbio in area, una trattenuta su Piatek, un tocco di mano, l’arbitro Sacchi decide di far proseguire senza sanzioni. Alla mezz’ora stesso copione,

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Fiorentina in avanti, il Bologna in difesa. Al 40esimo si accende la gara, Orsolini davanti la porta salta Terracciano, il suo tiro si ferma sul palo, ancora un legno salva i viola. Dopo un minuto fallo a centrocampo di Bonifazi su Torreira, secondo giallo per il bolognese ed espulsione. La Fiorentina in superiorità numerica (per la prima volta, ndr), vicino al vantaggio, il portiere Skorupski anticipa Castrovilli, para su un tiro di Biraghi, un pallone calciato da Bonaventura di poco fuori.

Dopo un minuto di recupero si va all’intervallo a reti inviolate. Nella ripresa inizia il forcing dei gigliati, con il tifo incessante dagli spalti. Al 53esimo l’incontenibile Torreira a tutto campo, con un destro dal limite centra il palo, pallone stregato, la sfortuna passa dalla parte viola.

Al 59esimo i primi cambi fuori Piatek e Sottil, per Cabral e Ikonè. La gara procede con diversi errori e tanti falli. Il centrocampista Bonaventura costretto a lasciare il campo per un problema muscolare, al suo posto Duncan. La Fiorentina crea tanto ma non riesce a sfondare. Al 70esimo arriva il vantaggio rocambolesco dei padroni di casa, Biraghi crossa verso il centro area dove Castrovilli sul secondo palo trova Torreira che mette il pallone in rete.

L’uruguaiano festeggia con entusiasmo sotto la Curva Fiesole. Il match prosegue con la solita difficoltà, anche Torreira tra gli ammoniti. Al 77esimo le ultime sostituzioni per mister Italiano, Venuti e Terzic prendono il posto di Odriozola e Biraghi. I viola ancora in pressing, la difesa rossoblu con qualche difficoltà regge l’impatto offensivo.

Nel finale azioni concitate, Terracciano rischia con un passaggio sbagliato, Igor chiude su una ripartenza avversaria, nei cinque minuti di recupero, Torreira costringe al fallo Sansone, chiude Terracciano che anticipa su un ultimo contropiede del Bologna. Il triplice fischio finale porta tre punti fondamentali, in una gara dominata sia per possesso palla sia per occasioni create, con una prestazione indirizzata dagli avversari con interruzioni frequenti e difesa totale, che poteva portare altro esito.

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Una prova che mette da parte il bel gioco ed evidenzia la difficoltà nel concretizzare, il calo fisico di qualche giocatore. Nel reparto difensivo si nota qualche sbavatura dal portiere ai difensori, ma che nel complesso rischi in pochi episodi, attenti e precisi i centrali Milenkovic e Igor, il brasiliano conferma un buon momento.

A centrocampo Bonaventura si vede a tratti, e manca di precisione, Castrovilli nella prima parte non trova spazi nella manovra di gioco, qualche buon tiro, importante l’assist per il vantaggio. Dagli esterni, dove mister Italiano pretende maggiore incidenza in attacco, Sottil in ombra, Ikonè subentrato dalla panchina nessun supporto, in attesa di entrare negli schemi tattici, resta la buona prova dell’ argentino Nico Gonzalez oltre i tanti falli che in ogni gara subisce, il più pericoloso e propositivo, manca il goal, fondamentale per il suo ruolo.

Nel reparto offensivo poco da annotare, Piatek centravanti d’area, è poco servito, Cabral conferma il ritardo fisico, necessita tempo per assimilare i meccanismi della squadra. Il migliore della giornata il regista uruguaiano classe ’96 Lucas Torreira, grinta, tecnica e determinazione, leader e trascinatore della squadra, incontenibile in tutti gli spazi del campo, il giocatore lotta su ogni pallone, determina l’espulsione, crea e cerca il vantaggio, gestisce il risultato con caparbietà fino a difenderlo nel finale.

Tre le reti al suo attivo, già un beniamino dei tifosi, la Curva Fiesole lo omaggia con il primo coro. Una vittoria che vale doppio sia per quanto riguarda la classifica, le dirette concorrenti perdono qualche punto, sia perché arrivata con una prova piuttosto sottotono, che rafforza la crescita della consapevolezza dei propri mezzi, per raggiungere l’obiettivo di una posizione in Europa.

Autore

Patrizia Iannicelli

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