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Una vittoria speciale

REGGIO EMILIA (dal nostro inviato) – Nel turno infrasettimanale della decima giornata di campionato, la Fiorentina affronta il Sassuolo al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Il presidente Rocco Commisso ancora a sostegno della squadra, insieme alla famiglia e al suo braccio destro Joe Barone. Prima della gara i viola (oggi in maglia rossa in onore del Quarto di Santa Maria Novella) si portano sotto il settore ospiti, per il consueto saluto verso i 1400 arrivati dal capoluogo toscano. In totale gli spettatori presenti risultano 11.863.

La gara si presenta molto delicata e difficile per la squadra di mister Montella, che dopo la sconfitta di domenica, deve rinunciare a giocatori importanti e ridisegnare modulo e tattica. Lo stesso mister squalificato, è costretto a fare a meno di Ribery (pesante squalifica di tre giornate dopo la spinta verso l’assistente), e di Caceres e Lirola per infortunio. La formazione degli undici titolari parte con il modulo del 4-3-3, Dragoswki tra i pali, Venuti, Milenkovic, Pezzella (cap.), Dalbert, Castrovilli, Pulgar, Benassi, Sottil, Boateng , Chiesa.

Buon inizio degli ospiti che hanno due occasioni per portarsi in vantaggio, la prima con Chiesa, poi con Boateng che manda sul palo. Il ritmo cala subito dopo, i padroni di casa controllano con ordine, i viola non trovano sbocchi per sfondare nella loro retroguardia. Al venticinquesimo il numero sette Boga con un’azione personale salta tutta la difesa viola, si porta in area e con un destro sorprende anche Dragowski che non ha il tempo di intervenire, in vantaggio il Sassuolo.

Dopo la rete, i viola sembrano svegliarsi dal torpore iniziale, ma davanti la porta difesa dal portiere Consigli, la retroguardia neroverde mura e ribatte i pochi tentativi di conclusione a rete. Al trentanovesimo goal di Benassi è annullato dall’arbitro per fuorigioco. Nel finale Pezzella costretto a fermare Boga, rimedia un cartellino giallo, il capitano già diffidato, salterà per squalifica il prossimo turno. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo.

Nella seconda frazione di gioco, i gigliati ancora in avanti, ma rimbalzano davanti alla difesa dei padroni di casa che copre tutti gli spazi e respinge. Al sessantunesimo il primo cambio, entra Ghezzal al posto di Sottil. Dopo tre minuti azione della Fiorentina con Venuti, che dalla destra trova un assist perfetto per il centro dell’area, dove Castrovilli con un gran goal di testa riporta in parità il risultato.

Gara più vivace in questa fase, dove gli ospiti controllano anche se subiscono qualche azione da calcio da fermo. Il vice di Mister Montella, Russo, effettua il secondo cambio richiamando in panchina Boateng (fischiato dai suoi ex tifosi) per l’ingresso di Dusan Vlahovic. Al settantacinquesimo la gara viene fermata per cori razzisti provenienti dal settore ospite verso il giocatore Duncan. Dopo l’annuncio dello speaker di evitare insulti di matrice razzista, riprende il match.

L’ingresso di Vlahovic rigenera tutto il reparto offensivo, guadagna metri e in area avversaria mette a dura prova la difesa del Sassuolo. All’ottantunesimo ripartenza con Chiesa per Castrovilli che dalla destra crossa verso il centro, il difensore serbo Nikola Milenkovic sul secondo palo mette in rete il goal del vantaggio.

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L’ultimo cambio tra i gigliati l’ingresso di Badelj al posto di Benassi. Il Sassuolo cerca il pari nei minuti finali, i viola si difendono e rispondono in contropiede. Chiesa impegna Consigli che si oppone e manda in angolo, dal corner ancora una respinta di Consigli su Pulgar. Al novantesimo errore incredibile del Sassuolo con Marlon che a porta vuota manda fuori. Nei sei minuti di recupero la Fiorentina respinge il forcing avversario, grande parata di Dragowski su Boga, anche se l’esterno era in fuorigioco.

Finalmente arriva il triplice fischio che chiude la gara con tutta la squadra viola che festeggia sotto il settore ospiti, insieme al presidente Commisso e al figlio. Un successo fondamentale per la squadra viola, che dopo la sconfitta di domenica, con le seconde linee, ha saputo rimontare e risollevarsi. Determinante anche il cambio del modulo, il 4-3-3, con i giocatori nel loro ruolo naturale (Venuti terzino, Ghezzal sulla fascia).

Grandissima la prova del classe ’97 ,Gaetano Castrovilli, migliore in campo in assoluto con un goal e un assist, un centrocampista completo, con doti e qualità tecniche eccellenti, partito come la rivelazione della giovane Fiorentina, è una certezza assoluta, titolare inamovibile. Sul podio dei protagonisti sale il difensore Milenkovic, secondo goal pesante che porta altri tre punti, terzo della stagione. In generale la difesa resta il reparto più compatto, oltre il cannoniere serbo, il portiere polacco pronto e incolpevole sul goal, il capitano Pezzella sempre attento, elogi per l’esordio da titolare di Lorenzo Venuti, che a parte un paio di errori all’inizio, nel suo ruolo naturale a destra ha mostrato buoni spunti anche in avanti, determinante l’assist per il goal del pari.

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Una vittoria speciale da ricordare, per il presidente Commisso, (la prima vista dal vivo), che può gioire con squadra e tifosi. A proposito del patron e presidente italo americano, la sua commozione, le emozioni, che trasmette in ogni gesto con qualsiasi interlocutore, sono la cornice di una serata incredibile, un uomo che da pochi mesi con la sua vicinanza e disponibilità ha conquistato tutto l’ambiente. Dal direttore sportivo Pradè, al mister Montella, ai giocatori la prima dedica della serata per questo grande uomo.

Presente oltre la famiglia Commisso tutta la dirigenza e lo staff tecnico, a dimostrazione che la compattezza e l’unione d’intenti sono la base per crescere e diventare grandi. Pochi proclami e piedi per terra, abbiamo sentito dagli addetti ai lavori e lo abbiamo scritto con convinzione che questo resta un anno di transizione, ma con validi presupposti per creare le fondamenta per il futuro.

Autore

Patrizia Iannicelli

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