Fiorentina

Un’altra battuta d’arresto

(Dal nostro inviato) – Si ritorna in campo con un turno infrasettimanale nella 25° giornata di campionato. La Fiorentina al Franchi affronta la Roma, una formazione che occupa le parti alte della classifica, in lotta per un posto in Champions. I viola dopo la sconfitta ad Udine sono chiamati ad una prestazione di carattere per uscire da una situazione pesante e complicata. Mister Prandelli si affida al solito modulo del 3-5-2, Igor in difesa al posto di Biraghi, torna a centrocampo Amrabat, gli undici di partenza sono Dragowski tra i pali, Milenkovic, Pezzella (cap.), Quarta, Venuti, Amrabat, Pulgar, Castrovilli, Igor, Ribery, Vlahovic.

Si parte con il solito ritmo, fase di studio con diversi errori da una parte e dall’altra. Al minuto 13′ si ferma il gioco in ricordo di Davide Astori, nel terzo anniversario dalla scomparsa, avvenuta il 4 marzo del 2018, grande emozione tra gli applausi dei pochi presenti che echeggiano nell’impianto.

Si riprende il gioco con pochi spunti, qualche tiro dalla distanza degli ospiti, per i viola ci prova Vlahovic il cui tiro viene respinto dal portiere Pau Lopez. Alla mezz’ora uscita azzardata fuori area del portiere Dragowski che rischia di scontrarsi con il compagno Igor, per fortuna recupera posizione e chiude agli avversari. Al 40′ gomitata di Mancini a Ribery, l’arbitro Calvarese decide per un giallo, ma il fallo poteva essere sanzionato con un rosso e conseguente espulsione.

Il primo cambio per infortunio è l’uscita di Igor (buona gara del difensore brasiliano) al suo posto entra Biraghi. Prima dell’intervallo punizione battuta da Pulgar alta sulla traversa, Dragowski salva su Pellegrini. Dopo tre minuti di recupero le squadre rientrano negli spogliatoi.

Nella ripresa solito errore difensivo dei padroni di casa, dalla destra Mancini mette un mezzo all’area un pallone che Spinazzola aggancia e batte Dragowski, per il vantaggio dei giallorossi. Nel frattempo Castrovilli è costretto ad uscire per problemi fisici, al suo posto entra Kokorin. Al 60′ contropiede di Ribery che libera sulla sinistra Vlahovic, palla che arriva a Biraghi che crossa verso il centro area, Spinazzola anticipa e realizza un’ autorete, le squadre tornano in parità.

Kokorin, esordio impalpabile

Kokorin, esordio impalpabile

Ancora una buona azione dei gigliati, con Amrabat in profondità per Vlahovic che serve Ribery, il tiro di poco alto. Il francese subito dopo rimedia un giallo per fallo su Pedro in contropiede, diffidato sarà costretto a saltare la gara contro il Parma. Al 79′ ancora due cambi escono Ribery e Pulgar per Borja Valero e Caceres.

Nei minuti finali a schemi saltati succede di tutto, Vlahovic impegna con un gran sinistro il portiere , pochi minuti dopo ancora il serbo ma in fuorigioco, non ravvisato dall’arbitro, prova a chiudere la gara. Al 90′ arriva la solita beffa finale, cross dalla sinistra in area con la difesa viola non posizionata al meglio e Diawara da solo davanti la porta che realizza il goal del vantaggio.

Dopo il consulto al Var, la tecnologia conferma la rete, con Milenkovic che in un minimo spazio tiene in gioco il centrocampista. La rabbia e il rammarico del difensore serbo, sono l’emblema di un’altra serata anche sfortunata. Nei cinque minuti di recupero la reazione dei viola è minima, sono gli ospiti che guadagnano metri e chiudono nell’area avversaria.

Diventa difficile commentare l’ennesima sconfitta, sembra di vedere la solita partita ormai da mesi, anche se con risultati diversi. Sul banco degli imputati, tutti coinvolti e nessuno escluso (dirigenti, allenatori, giocatori), che a fine campionato ognuno metterà in conto con le proprie responsabilità, valutando le problematiche che hanno portato una squadra (con settimo monte ingaggi) costruita per ben altri obiettivi ( parte sinistra della classifica, posizione Europa League), relegata da mesi nella lotta per la salvezza.

La squadra, da parte sua è scesa in campo con volontà affrontando un avversario di spessore a viso aperto, piccoli segnali positivi dopo la prova rinunciataria e apatica della scorsa domenica, anche se con le con le solite difficoltà emerse da mesi. Il reparto difensivo alterna buoni interventi ad amnesie generali, la mediana incide poco, Castrovilli che dovrebbe fare la differenza, offre una prova deludente, torna protagonista e trascinatore Ribery, le sue giocate illuminano, quando il francese non ha problemi fisici mette in campo tecnica ed esperienza, anche la squadra ha un passo diverso, alla sua sostituzione (non soddisfatto l’ex Bayern), cala il rendimento di tutti.

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In avanti Vlahovic prova a dare una scossa nella retroguardia avversaria, costringe Spinazzola all’autorete, gara generosa per il giovane attaccante, che non trova supporto nel reparto offensivo, a gara in corso il compagno di reparto Kokorin riesce a giocare pochi palloni, giocatore lontano da una forma fisica accettabile, oltre al problema di ambientamento. Insomma dalla panchina poche alternative, in corso d’opera per migliorare assetto tattico e provare a rimodellare la squadra con forze nuove.

Continua il trend negativo, che ha portato ad un’altra battuta d’arresto, la seconda consecutiva, la quarta in cinque gare, con errori individuali, disattenzioni e cali di concentrazione nei minuti finali, punti pesanti persi e classifica deficitaria. La prossima gara, l’ennesimo scontro salvezza, al Franchi contro il Parma, dovrà portare un solo risultato, vittoria e tre punti. Nessun alibi come l’assenza di diversi titolari, nessuna difesa per gli episodi sfavorevoli, potranno essere giustificati, in questa stagione avvilente, dove tutti aspettano di concludere quanto prima.

Autore

Patrizia Iannicelli

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