Fiorentina

Valanga Viola

(Dal nostro inviato) – Dopo il passaggio ai quarti di Coppa Italia, la Fiorentina, nella 22esima giornata di campionato, nel posticipo serale del lunedì, affronta al Franchi il Genoa, squadra relegata al penultimo posto di classifica. Per le norme anticovid adottate dalla Lega calcio, la capienza per due giornate è di cinquemila spettatori, la società viola sospende i mini abbonamenti,( con il rimborso delle gare), e mette in vendita i singoli tagliandi con la chiusura delle curve.

Gli spettatori totali con dati ufficiali confermano il sold out consentito. Si parte con il consueto modulo del 4-3-3-, Terracciano tra i pali, Biraghi (cap.), Milenkovic, Igor, Odriozola, Bonaventura, Torreira, Maleh, Gonzalez, Vlahovic, Saponara.

I viola subito in attacco con un paio di occasioni da rete, ma il primo episodio arriva al decimo minuto in area con un contatto tra Saponara e Hefti, non ravvisato dall’arbitro Maresca. Dopo la visione al Var, lo stesso direttore di gara, torna sulle sue decisioni e indica il dischetto per il rigore concesso. Si porta sugli undici metri Vlahovic che con cucchiaio spiazza il portiere Sirigu, che di istinto manda fuori il pallone dalla porta. Si resta sul pari.

Al 15esimo cross di Gonzalez in area per Vlahovic bloccato dal portiere, pallone che arriva ad Odriozola che mette in rete. Ancora la visione del Var per un presunto fuorigioco di Vlahovic, ma si conferma il vantaggio dei gigliati. I padroni di casa continuano a creare con prolungato possesso palla e tiri verso l’area avversaria, da parte dei grifoni chiusi in difesa qualche sporadico contropiede senza nessun pericolo verso la porta difesa da Terracciano.

Alla mezz’ora ennesima azione dei viola con Torreira che recupera un pallone e crossa verso Biraghi, Bonaventura con un colpo di testa esalta Sirigu nella parata, ma sulla ribattuta il centrocampista gonfia la rete per il meritato raddoppio. Prima della fine del tempo una punizione perfetta di capitano Biraghi porta a tre le reti dei gigliati. Dopo due minuti di recupero si va all’intervallo.

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Nella ripresa grande gesto dell’attaccante serbo che entra in campo alzando le mani in segno di scusa verso i tifosi, molti applausi verso il classe 2000, ennesima conferma di campione anche fuori dal campo. Al 51esimo arriva anche il goal personale del serbo, Bonaventura lancia in profondità il pallone, l’attaccante controlla e realizza una perla di goal con uno splendido pallonetto, applausi a scena aperta e cori con il suo nome. L’abbraccio con mister Italiano evidenzia quanto sia forte il legame tra i due.

La gara prosegue a senso unico con una prova eccellente dei padroni di casa, che controllano e offrono buone giocate. Al 69esimo un altro goal di pregevole fattura ancora su punizione del capitano viola, che porta a cinque le reti. Al 70esimo a gara di fatto conclusa, mister Italiano effettua una girandola di cambi, escono Gonzalez, Biraghi, Saponara e Bonaventura per Duncan, Callejon, Terzic, e Ikonè.

La Fiorentina anche con l’ampio vantaggio continua a giocare con ritmi alti, e al 76esimo su cross di Ikonè sul secondo palo arriva Torreira che impreziosisce la sua prova con la sesta rete. L’uruguaiano subito dopo esce tra la standing ovation dei presenti, al suo posto entra Pulgar. Il triplice fischio chiude la sfida senza recupero.

La Fiorentina stravince con una prestazione avvincente contro un avversario modesto, anche se spesso sono queste le gare che nascondono insidie e non sono mai scontate. Una vittoria netta con una goleada, con dominio assoluto nei diversi reparti, ventidue tiri nello specchio della porta, possesso palla al 74%, i numeri che riassumono la prova di squadra. Per questo motivo di sinfonia generale, vogliamo partire dal direttore d’orchestra, mister Vincenzo Italiano, che sta facendo crescere i singoli nella mentalità di collettivo, con idee, gioco, mentalità, motivazioni, ma soprattutto una reazione di carattere spesso carente nelle precedenti stagioni.

La difesa non ha mai avuto problemi, Terracciano quasi inoperoso, l’ex Real Odriozola inarrestabile sulla fascia destra, il primo goal in maglia viola una ennesima soddisfazione per una prova eccellente, la splendida  doppietta di Biraghi merita il podio, a centrocampo prestazione di qualità con goal ed assist di Bonaventura, cosi come l’instancabile Torreira che offre ancora una volta una prova di altissimo livello, presente in tutte le zone del campo per recupero  e palloni smistati, il goal realizzato conferma un giocatore fondamentale nel gioco offensivo di Italiano, una bella e concreta  prova  di Maleh che si nota per dinamismo e sfiora il goal in un paio di occasioni.

Nel tridente di attacco ottima la prova di Saponara che guadagna il rigore e si inserisce nelle azioni offensive, presente nel raddoppio, un giocatore che porta qualità con giocate e accelerazioni, buono l’esordio per Ikonè partito dalla panchina con l’assist perfetto per la sesta rete di Torreira.

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Una menzione a parte va a Dusan Vlahovic, il primo rigore sbagliato in carriera poteva destabilizzare e condizionare in negativo la sua prestazione, invece continua a stupire per la maturità da campione assoluto, dalle scuse verso il pubblico, ad una perla di goal che vale il costo del biglietto, dalla grinta nel recuperare palloni in difesa, alla lotta con gli avversari fino all’ultimo secondo. Con 17 goal in campionato ritorna capocannoniere con Immobile, 20 reti in 24 partite stagionali, a segno per la settima volta consecutiva al Franchi raggiunge Gilardino, numeri da fenomeno per la sua giovane età.

Una valanga di goal e di entusiasmo porta la Fiorentina a 35 punti, sesto posto in classifica con Roma e Lazio, con una gara in meno e una migliore differenza reti. La prossima gara ancora un turno favorevole (sulla carta) per i gigliati, in trasferta a Cagliari domenica prossima nel lunch match delle 12. 30, una sfida per confermare questa bella Fiorentina e continuare la corsa verso l’Europa.

Autore

Patrizia Iannicelli

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