Sapori e Tradizioni

L’espresso candidato a Patrimonio dell’Umanità

Darsi appuntamento al bar per bere un caffè insieme è un gesto semplice che fa ormai parte della nostra quotidianità. Ma che diventa speciale, se a farlo sono il sindaco di Firenze, il vicepresidente nazionale della Fipe (la federazione italiana dei pubblici esercizi aderenti a Confcommercio) Aldo Cursano e il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.

I tre si sono ritrovati oggi in veste ufficiale per consumare un caffè e lanciare così il sostegno simbolico della città di Firenze alla candidatura della tazzina di espresso a patrimonio immateriale dell’Unesco. Una candidatura sulla quale il 23 marzo scorso ha messo la sua firma a Roma Aldo Cursano, invitato come rappresentante di Fipe-Confcommercio al tavolo del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali.

Nell’occasione, è stata sottoscritta la Carta dei valori della ristorazione italiana, un elenco di valori e azioni condivise dagli imprenditori della somministrazione, dai cittadini delle contrade italiane e dalle istituzioni. Un documento che vuol essere anche un appello alla politica, affinché crei un tavolo di coordinamento che si occupi delle politiche dell’intera filiera agroalimentare – dagli agricoltori e produttori fino ai ristoratori -, indispensabile per dare slancio ad un settore che vuole tornare ad essere trainante ed attrattivo.

Ad accogliere l’incontro è stato Ditta Artigianale, il locale aperto in Sant’Ambrogio da Francesco Sanapo, pluripremiato ambasciatore del caffè che per la Confcommercio fiorentina rappresenta la categoria dei titolari di bar. L’iniziativa fiorentina anticipa di qualche ora le celebrazioni della giornata nazionale del Rito del caffè espresso italiano, fissata per sabato 26 marzo. Proprio il 26 partirà in tutta Italia la campagna di sostegno alla candidatura Unesco.

Autore

Redazione

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