Wine Spectator titola Brunello’s 2019 triumph ad indicare il livello qualitativo stellare dell’ultima annata in commercio del Brunello di Montalcino, il principe dei vini toscani. Termini come impressionante o fenomenale si ripetono nell’articolo del numero di giugno della celebre rivista in cui viene rappresentato un accurato wine report, certificato da oltre 125 assaggi. La degustazione ha ottenuto risultati con una valutazione da 90/100 in su.
«Si tratta di una notizia importante in chiave di mercato – ha detto il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci -, perché arriva dal media del vino di riferimento negli Stati Uniti e nel mondo. Sapevamo, già dall’ultimo Benvenuto Brunello, che il favore della critica sulla 2019 era praticamente unanime; ora questo riconoscimento, che premia una volta di più una comunità di produttori eccellenti nel loro lavoro e fortunati di poterlo fare a Montalcino».
L’endorsement della rivista americana è certificato anche dal successo della nuova annata commerciale del Brunello sul mercato a stelle e strisce. Secondo le elaborazioni dell’Osservatorio del vino Uiv su base Sipsource, nei primi 4 mesi di quest’anno la reazione del trade e dei consumatori si è tradotta in una crescita tendenziale delle vendite off e on trade del 17%.
Il numero di giugno rappresenta solo l’ultimo riconoscimento del Brunello da parte di Wine Spectator: nella sua Top 100 dei migliori vini al mondo, la Docg toscana risulta infatti la più premiata tra le denominazioni italiane. Dal 1988, anno di istituzione del ranking della rivista, ben 15 etichette ilcinesi si sono piazzate nelle prime 10 posizioni, in 2 casi sul gradino più alto del podio.
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