Musica

Lost in a supermarket

Scene da film, o che avevamo immaginato dai racconti dei vecchi, che avevano vissuto la guerra, la scarsezza dei generi alimentari, il mercato nero. Nel dopoguerra era successo raramente, dopo Chernobyl, la prima Guerra del Golfo. Fenomeni sporadici e limitati.

Stavolta la cosa è più seria, forse, e le ordinanze governative sempre più restrittive hanno risvegliato antiche paure e riportato in auge comportamenti che credevamo non ci appartenessero più. Termini come incetta, accaparramento, tornano d’attualità, con i supermercati presi d’assalto alla caccia dei generi più strani ed improbabili, dalla carta igienica alla farina (siamo 60 milioni di fornai?) ai detersivi (o 60 milioni di lavandai?).

Il brano del giorno ci riporta ai Clash. Nell’album London Calling che è un po’ il loro capolavoro c’e questa Lost in a supermarket che parla dell’alienazione e della frenesia consumistica dell’uomo moderno, che ha sempre paura di rimanere a corto della sua abbondanza. E’ musica che fotografa i nostri tempi, anche se poi la realtà supera sempre la fantasia.

Autore

Simone Borri

Simone Borri è nato a Firenze, è laureato in scienze politiche, indirizzo storico. Tra le sue passioni la Fiorentina, di cui è tifoso da sempre, la storia, la politica, la letteratura, il cinema.

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